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La Corte dei Conti esprime un parere negativo sul Ponte sullo Stretto di Messina. Replica della Lega, nota di Invece del ponte

“A  serio rischio la qualità dei servizi alle fasce deboli della popolazione”

Il ponte sullo Stretto, seguito da una serie di altri interventi minori, con impatti limitati sul sistema economico per via della spiccata localizzazione”. Queste le parole del presidente Guido Carlino, ascoltato  nell’aula convegni di Palazzo Madama. Un parere che non piacerà al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, che sull’opera punta molto.

Diverse le critiche avanzate da Carlino, che nel corso del suo intervento ha evidenziato tutte le criticità delle misure messe in campo dall’esecutivo. “Le prospettive di crescita del Paese – ha tenuto ad evidenziare – appaiono rimesse fondamentalmente alla tempestiva e completa attuazione dei progetti inclusi nel Pnrr, non risultando dalla nuova programmazione di bilancio misure di stimolo altrettanto innovative e in grado di competere” con il piano.

primoUna doccia fredda per il governo, che sicuramente sperava in un giudizio più clemente da parte di viale Mazzini, che al contrario non risparmia critiche anche su altri capitoli, come i tagli di spesa alla pubblica amministrazione: “Se appare corretto l’implicito richiamo in tutte le aree dell’azione pubblica ad un più attento utilizzo delle risorse – ha continuato Carlino – il quadro è soggetto al pericolo di non riuscire a mantenere la qualità dei servizi offerti, rischiando di vanificare, specie nel caso delle fasce più deboli della popolazione, il beneficio monetario che ci si propone di dare”.

Quanto ai tagli a ministeri, Regioni, comuni e città metropolitane, per il presidente dell’ente di vigilanza “le riduzioni di spesa sono esposte al rischio di tradursi in tagli di voci che debbono successivamente essere rifinanziate, come non di rado avvenuto in passato”. Insomma, il rischio è che le risorse che il governo si accinge a togliere, dovranno poi essere aggiunte in un secondo momento per garantire i servizi ai cittadini.

Replica  della Lega

 “Appare singolare come su 120 miliardi di euro stanziati per il compimento di grandi opere su tutto il territorio nazionale, l’attenzione da parte di alcuni sia rivolta esclusivamente agli 11,6 miliardi destinati allo Stretto. Oggi, è solo grazie all’impegno e alla determinazione del vicepremier Matteo Salvini se, dopo 50 anni, milioni di cittadini siciliani e calabresi vedranno finalmente riconosciuto, con la realizzazione del Ponte sullo Stretto, un loro diritto. Oltretutto, creando decine di migliaia di posti di lavoro veri. Con Salvini alla guida del Mit si potrà finalmente passare dalle parole ai fatti su un’opera fondamentale per lo sviluppo di tutto il Meridione e dell’intero Paese. Siamo certi che anche alla Corte dei Conti ne saranno felici”.

Così in una nota i parlamentari siciliani e calabresi della Lega: i senatori Nino Germanà e Tilde Minasi, e i deputati Anastasio Carrà, Domenico Furgiuele, Simona Loizzo e Valeria Sudano in replica alle dichiarazioni del presidente della Corte dei Conti Guido Carlino.

Nota di Invece del ponte

Invitato ad un brunch a Messina da un club di servizio, l’Ad della Stretto di Messina Piero Ciucci dispensa
sorrisi e strette di mano, non disdegnando foto di rito con politici ed amministratori locali. Racconta
l’ennesima favoletta riguardo lo stato di avanzamento del progetto del ponte, dopo però aver messo per
iscritto cose ben diverse appena cinque giorni addietro.
Rispondendo alla richiesta del Presidente dei Verdi Angelo Bonelli di permettere la consultazione della
relazione di aggiornamento del progetto, consegnata con squilli di tromba il 30 settembre, ha infatti
candidamente ammesso che siamo ancora quasi al punto zero.
Dopo avere definito la stessa relazione, appena un mese addietro, come “un passaggio fondamentale” e
dopo che lo stesso Salini, ad di Webuild, aveva affermato che si trattasse “della conclusione di tutti quei
processi che erano stati previsti dal decreto che ha ripristinato il ponte di Messina”, ecco cosa invece scrive
Ciucci a Bonelli il 9 novembre: “La relazione consegnata è ancora in fase di istruttoria ed esame da parte
degli uffici al fine di verificarne la completezza”. E ancora, una volta ultimata questa prima verifica, “dovrà
essere sottoposta a parere, poi trasmessa, poi approvata, poi avviati ulteriori adempimenti procedurali ed
attività, poi nuovamente trasmessa”, e così ancora per innumerevoli passaggi.
Relazione che quindi non ha nulla di definitivo ne’ di fondamentale e che proprio per questi motivi lo stesso
Ciucci rifiuta di mettere a disposizione di chi aveva chiesto di leggerla, secretandola nei fatti (ma si può?). E
c’è di più.
Proprio ieri il Presidente della Corte dei Conti, in audizione parlamentare, ha denunciato l’enorme spreco di
risorse destinate al ponte che andrebbero invece destinate ad investimenti necessari per i territori.
Già, invece del ponte.
I cittadini hanno bisogno di trasparenza e non di passerelle e foto sui giornali.
Basta col fumo negli occhi, basta coi trucchi!
Anche per questo, per smascherare le tante bugie che vengono quotidianamente raccontate, è necessaria
una grande mobilitazione, a partire dal corteo no ponte a Messina del 2 dicembre.

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