Ci sono progetti che non si misurano solo in chilometri di cemento, in tonnellate d’acciaio e in cavilli ingegneristici. Progetti che dall’alto piombano sulla vita delle persone imponendo devastazione, macerie e profitto per pochi. Il Ponte sullo Stretto è l’emblema di una visione del mondo secondo cui tutto è merce di scambio da cui trarre profitto – il paesaggio, l’aria, la terra e la stessa vita umana. L’ingranaggio di un sistema che accentra le decisioni imponendo cantieri infiniti, aree militarizzate e zone interdette che divorano il futuro. Una eterna incompiuta che vorrebbero imporci come destino.
C’è però un’altra storia che possiamo scrivere insieme. Quella di chi si libera dal mito di un progresso onnivoro e illimitato, spacciato come cura. La storia di chi abita e conosce questo Stretto non come uno spazio da colonizzare, ma come un territorio attraversato da bisogni a cui dare risposta.
Di seguito il programma delle due giornate:
Sabato 17 Maggio
16.30 – Saluti e introduzione
Territori e logica estrattiva – contro il mito delle Grandi Opere, immaginare altri modi di vivere i territori;
17.00 – Tavoli di discussione
Tema: Oltre il progresso imposto – Resistere alla devastazione, riappropriarsi delle scelte, reinventare economie di misura.
I tavoli di discussione si svolgeranno in piccoli gruppi. L’obiettivo è favorire il confronto orizzontale, scambiare esperienze e immaginare alternative concrete;
20.00 – Cena sociale condivisa;
21.00 – Rappresentazione Teatrale “Scecco Cavallo e Re – Da un’idea sull’inganno del potere”.
Domenica 18 Maggio
10.00 – Introduzione
La città cantiere – Militarizzazione, espropri, speculazione: come organizzarci per contrastare l’assedio?
10.30 – Tavoli di discussione
Pratiche di resistenza – Esperienze di lotta, conflitti territoriali, intrecci di voci e percorsi condivisi di fronte alla criminalizzazione dei movimenti;
13.00 – Pranzo sociale condiviso;
15.00 – Poesie da Gaza “Il loro grido è la mia voce”;
15.30 – Assemblea plenaria di Restituzione dai tavoli di discussione e dibattito anche sui prossimi appuntamenti di mobilitazione;
18.30 – Performance Evolution del Collettivo Festa Nera;
19.00 – Presentazione del libro “Ta spol bel” di Oscar Garcia Gonzalez a cura dell’Associazione Parco Ecologico San Jachiddu;
20.00 – Performance ManiFesta e apericena.
Inoltre nella due giorni vi saranno mercatini di artigianato e spazio bimbə!
Sabato dalle 15:00 verrà anche data la possibilità, a chi vorrà farlo, di seguire il ritorno del playout Messina-Foggia!
L’evento è organizzato dall’Assemblea No Ponte, uno spazio di incontro tra singoli, collettivi e associazioni che da Febbraio 2025 si riunisce in maniera orizzontale per confrontarsi e coordinarsi su analisi e prospettive della lotta per preservare lo Stretto.
Hanno aderito sinora (ma le adesioni sono in continuo aggiornamento):
Spazio No ponte
Docenti No ponte
Universitari No ponte
No ponte – Calabria
Castello di Sancio
Collettivo Morgan3
Antudo
Cambiamo Messina dal basso
Malerba
Spine (Catania)
Casa del popolo – Messina APS
Mediterranea Saving Humans – Messina
Circolo Prc “P. Impastato”
Federazione Provinciale Prc Messina
Unione Inquilini
Coalizione civica Padova
Coalizione Civica – Bologna
Unione sindacale di base
FIOM-CGIL Messina
Sinistra italiana Sicilia
UGS Sicilia
Tenda della Pace e della Non Violenza
