Messina, 17 marzo 2025 – L’Unione degli Universitari ha presentato a Roma, nella sala stampa della Camera dei Deputati, il rapporto sugli alloggi universitari “è tutto sbagliato, il PNRR sta fallendo”.
“Dal nostro rapporto – dice Damiano Di Giovanni, responsabile della questione abitativa per l’UDU nazionale emergono numeri drammatici: 11.623 posti letto ad oggi presenti nei decreti pubblicati dal Ministero, ancora molto lontani dai 60.000 da raggiungere entro giugno 2026. Il 98% di questi posti verrà affidato a soggetti privati L’Italia rischia di dover ripristinare i che non riesce ad ottenere, un danno di tutta la comunità studentesca, uno schiaffo davanti ad un caro. affitti che solo negli ultimi tre anni è cresciuto in media del 38%.
A fronte di 900.000 in tutta Italia, studentesse e studenti – continua Di Giovanni – in tutta Italia attualmente abbiamo soltanto 46.193 posti letto pubblici. E la copertura della domanda si ferma ad una percentuale nazionale del 5%. Dopo il PNRR la copertura reale di posti pubblici salirà solo dello 0,5%. Ci stanno prendendo in giro, nessuna rivoluzione della Ministra Bernini. Solo mancanza di strategia e scelte sbagliate che hanno affossato l’obiettivo del PNRR”.
“La distribuzione dei posti letto è disomogenea su tutto il territorio nazionale – spiega Di Giovanni – sembra casuale e non legata ad una strategia, con questa improvvisazione sono rimasti escluse intere città universitarie”.
“A Messina abbiamo 10.672 studenti fuori sede , e attualmente, al netto dei vari lavori in corso, ancora abbiamo solo 298 posti letto, con una copertura sotto la media nazionale, noi siamo ad appena il 2,8%” – dichiara Emanuele Carlo , Coordinatore dell’UDU Messina – non è previsto nessun intervento per la creazione di nuovi posti letto grazie ai fondi PNRR di cui tanto il governo si vanta. Crediamo sia un’opportunità persa , un fallimento del governo nazionale e regionale, che lascia senza alloggio migliaia di studenti, costretti a rivolgersi al mercato privato, nonostante le difficoltà economiche – aggiunge Carlo.
“La Ministra Bernini dovrà assumersi la responsabilità politica di questo fallimento, f acciamo appello anche alla governance d’Ateneo : spiegate al Ministero che le condizioni di questo bando erano impossibili per un ente pubblico , si è trattato di una scelta politica” – conclude Carlo.
