ATM SpA comunica che in conseguenza di un provvedimento della Regione Siciliana che, seppure nella pendenza del procedimento davanti al TAR di Catania, ha accolto un ricorso gerarchico proposto dalla Ditta Campagna e Ciccolo, è costretta da oggi ad interrompere le corse che raggiungono il Comune di Villafranca Tirrena.
Le rispettive corse, quindi, avranno comunque luogo con partenza e arrivo presso il capolinea di Ponte Gallo in territorio di Messina dove sarà possibile per tutti gli utenti usufruire del servizio.
ATM SpA sta valutando insieme ai Sindaci di Messina e Villafranca T. le iniziative giudiziarie urgenti da intraprendere immediatamente al fine di scongiurare l’interruzione di un servizio pubblico essenziale utilizzato ogni giorno da centinaia e centinaia di cittadini.
Sud Chiama Nord: “Un atto gravissimo di prevaricazione delle lobby del trasporto pubblico locale. Calpestata la volontà del Parlamento Siciliano”
Nota di protesta di Sud Chiama Nord
“Ci troviamo di fronte a un vero e proprio saccheggio istituzionale – dichiarano i deputati del gruppo parlamentare Sud Chiama Nord – che vede ancora una volta le lobby del trasporto pubblico locale prevalere sulla volontà democratica del Parlamento Siciliano e sul diritto dei cittadini ad un servizio efficiente.”
Il riferimento è alla vicenda che ha portato la Regione Siciliana, nonostante la pendenza del giudizio dinanzi al TAR di Catania, ad accogliere un ricorso gerarchico presentato da privati, con la conseguente sospensione delle corse intercomunali esercite da ATM S.p.A. tra Messina e Villafranca Tirrena.
“Un provvedimento – prosegue Sud Chiama Nord – che rappresenta una vera e propria travalicazione burocratica, poiché l’Amministrazione regionale ha interpretato in modo arbitrario la norma da noi proposta e approvata dall’Assemblea Regionale Siciliana, stravolgendone completamente le finalità. Si è mortificata la volontà del Parlamento e si è calpestato l’interesse pubblico, piegandolo agli interessi privati.”
Il gruppo parlamentare annuncia che, oltre alle azioni giudiziarie che saranno intraprese dai Comuni interessati, verrà portata avanti una forte azione politica “contro chiunque continui a condizionare le scelte pubbliche a vantaggio dei privati. Non possiamo accettare che le lobby prevalgano sui diritti delle comunità locali, specie in un settore già fortemente compromesso come quello del trasporto pubblico siciliano”.
“È inaccettabile – continua la nota – che la Regione consenta la sospensione di un servizio pubblico essenziale, utilizzato ogni giorno da centinaia di cittadini, mentre in molti comuni e aree interne si continuano a registrare carenze, soppressioni di corse e ritardi, senza che nessuno intervenga. A peggiorare il quadro, le stesse penalità previste nei contratti di servizio rendono più conveniente non effettuare una corsa piuttosto che garantirla, con evidenti danni per l’utenza. ”
“Difenderemo in ogni sede – conclude la nota – la volontà del Parlamento e dei cittadini siciliani, contro ogni tentativo di condizionamento da parte delle lobby e di interpretazioni burocratiche che tradiscono lo spirito della legge e la fiducia delle nostre comunità.”
Intanto è stata già formalmente richiesta un’audizione urgente in IV Commissione dell’Assemblea Regionale Siciliana, al fine di chiarire ogni aspetto di questa vicenda e accertare le responsabilità di una decisione che rischia di compromettere gravemente la continuità del servizio pubblico e la corretta applicazione della norma approvata dal Parlamento.
Nota di Rete Civica Partecipazione:
Atm fuori mercato?
‘Il servizio Messina–Villafranca non deve gravare sui cittadini messinesi. Era ampiamente prevedibile che il servizio extra urbano Messina- Villafranca, effettuato da Atm, subisse uno stop. Esordisce così la Rete Civica Partecipazione – in merito alla sospensione del servizio Atm verso il comune tirrenico. Non crediamo alla narrazione delle “lobby del Tpl” come vuol far intendere l’ex sindaco di Messina ed il suo partito, – continua RC Partecipazione – ma all’applicazione di precise norme che regolano il settore basato su specifiche concessioni regionali. Un sistema che di sicuro necessita di un riordino, oneroso per la Regione Sicilia, che si proroga inspiegabilmente da anni, ma che sancisce le regole e le tariffe di un mercato complesso in cui non si può , come ha fatto Atm, improvvisarsi vettore di trasporto pubblico extra urbano mantenendo le tariffe cittadine e impiegando autobus spesso non idonei a quel genere di trasporto. Dopo tante polemiche, giustamente sollevate dai sindacati, adesso la Regione mette un punto e si vedranno gli sviluppi giudiziari mentre ad essere penalizzati dalla improvvisa sospensione dei collegamenti restano tanti abbonati che recentemente avevano scelto questa tipologia di servizio. Un collegamento che può anche essere una buona occasione per favorire la conurbazione metropolitana – continua la Rete Civica – tra Messina e la limitrofa zona tirrenica ma non può essere effettuato a spese dei messinesi. A tal fine si renda nota la convenzione stipulata col Comune di Villafranca – conclude la RC Partecipazione – con Atm Spa per comprendere se l’amministrazione del comune tirrenico partecipi o meno economicamente ai costi del servizio, ed eventualmente in quale misura, in quanto la tariffa urbana di un biglietto di corsa semplice non riteniamo sia sufficiente a garantire un servizio extra urbano da Messina a Villafranca e non vorremmo che Atm Spa espletasse fuori mercato questo collegamento facendosi forte del cospicuo contratto di servizio che il Comune di Messina le garantisce e quindi operasse fuori comune coi soldi dei messinesi.









