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Col ConNEETtori la creatività dei ragazzi produce bellezza: evento conclusivo domani venerdì 15, al Parco Horcynus Orca, Capo Peloro, Messina

Vasi, pizzi, abiti e tessuti

 

 

 

Circa 60 i ragazzi a rischio dispersione scolastica, con fragilità educative o esclusi da percorsi scolastici e lavorativi che hanno partecipato

a questo progetto formativo transdisciplinare, centrato sul metodo della Commessa e del design.

Un approccio laboratoriale ed esperienziale che ha visto i giovani lavorare alla realizzazione di tre diversi prodotti.

L’evento conclusivo domani, alle 10.30 al Parco Horcynus Orca, Capo Peloro, Messina.

Con esperti, docenti e, soprattutto, i giovani coinvolti

 Un tessuto di arredo e un abito arricchito con un decorazioni che rivisitano un’antica tradizione di lavorazione del pizzo, il pizzo a tombolo di Mirabella Imbaccari, in provincia di Catania. Due vasi in bioplasticache rilanciano la nascente produzione di bioplastiche a Roccavaldina,da utilizzare in percorsi educativi per le scuole.

Sono i prodotti ideati e realizzati dai circa 60 ragazzi fra i 16 e 22 anni a rischio dispersione scolastica, con fragilità educative o fuori da percorsi scolastici e lavorativi di Caltagirone, Roccavaldina e Como che hanno preso parte a ConNEETtori, progetto di formazione messo in campo grazie al Fondo di Beneficienza di Intesa San Paolo in partnership con Fondazione MeSSInA,Cometa (Como), EcosMed.

 

Un processo che, partito un anno e mezzo fa, si concluderà domani, venerdì 15 dicembre, a partire dalle 10.30 con un incontro al Parco Horcynus Orca a Capo Peloro (Messina) in cui, con docenti ed esperti, parlerà di ConNEETtori, progetto formativo transdisciplinare nel suo tenere insieme sapere, fare, attività di laboratorio, scambio peer-to-peer con l’idea di realizzare prodotti su Commessa con un potenziale sbocco sul mercato. Un learning by doingsviluppato con il supporto di professionisti dei settori interessati nel nome della valorizzazione di tradizioni e specificità territoriali rivisitate in chiave moderna grazie al design e alla tecnologia.

 

Con il Pizzo a Tombolo a Mirabella Imbaccari

In questi mesi gli studenti dell’indirizzo “Operatori delle lavorazioni tessili” della scuola Oliver Twist che fa capo a Cometa (Como) e il gruppo classe della sezione “Moda Sostenibile” dell’Istituto C.A. Dalla Chiesa di Caltagirone – in tutto 48 ragazzi – si sono incontrati prima a Mirabella Imbaccari e poi a Como dove si sono alternate visite arealtà rappresentative dei territori e formazione, con laboratori guidati da artigiani, designer e professionisti di fama internazionale. I ragazzi di Como hanno visitato l’istituto C.A. Dalla Chiesa, Caltagirone, famosa per le sue ceramiche, Palazzo Biscari, il Parco dei Saperi di Mirabella Imbaccari che è uno dei luoghi simbolo del Pizzo a Tombolo, realizzato dalle donne dell’Associazione del Tombolo con cui hanno approfondito, insieme agli studenti di Caltagirone, le specifiche tecniche di lavorazione. Tornati a Como, ispirati da alcuni disegni durante la trasferta siciliana, hanno realizzato su Commessa un tessuto d’arredo che è stato inviato a Mirabella, e ora le donne del Tombolo vi stanno intessendo piccole decorazioni. Mentre gli studenti dell’istituto C.A. Dalla Chiesa hanno a loro volta prodotto un vestito decorato con disegni che richiamano proprio l’antico pizzo mirabellese. Su Commessa di Cometa, che ga sede a Como dove esiste una importnate tradizione tessile.

A Mirabella si sono poi svolti altri due percorsi formativi che hanno avuto al centro le artigiane del Pizzo a Tombolo: uno in cui sono state “discenti attive” e un altro in cui sono state formatrici. Il primo ha preso la forma di un Workshop internazionale in design for kids, organizzato dal Politecnico di Milano-Master in Design for Kids and Toys e patrocinato dalla Fondazione MeSSInA: le artigiane hanno incontrato cinque team di creativi che, partendo dalle lavorazioni, storiche, hanno immaginato nuove possibili applicazioni per il mercato legate al toy design. Il secondo ha visto invece le signore insegnare come si fa il Pizzo a Tombolo a un gruppo di persone fuori dal circuito scolastico e lavorativo.

 

Vasi e bioplastiche a Roccavaldina

A Roccavaldina, dove la Fondazione MeSSInA in partnership con il Comune sta predisponendo un Polo di ricerca e innovazione attorno alla produzione di bioplastiche green realizzate con le trebbie di scarto del Birrificio Messina, CoNEETtori ha coinvolto 12 ragazzi fra i 16 e i 22 anni con cui si è sviluppato un percorso che ha portato, su Commessa del Distretto Florovivaistico di Pistoia e della locale Fondazione di Comunità, all’ideazione di due vasi in bioplastica finalizzati allo sviluppo di attività educative nelle scuole e all’interramento per il “rimboschimento” del territorio, inclusa l’area circostante al Polo e alla realizzazione di un vaso vero e proprio, divenuto il premio della recente manifestazione  “Mangia e Cambia”, che si è svolta a Messina, promossa, tra gli altri da Slow Food.

 

Dopo una prima fase in cui, con architetti ed educatori, hanno preso parte direttamente al processo in corso nell’area degli ex capannoni artigianali a Roccavaldina – che punta non solo a riqualificare, ma ad attribuire un nuovo significato al territorio, legato alla produzione delle nuove bioplastiche, alla ricerca d’avanguardia, alla transizione ecologica –  i giovani sono stati coinvolti in un percorso di sperimentazione di idee e prototipi di vasi in bioplastica in cui hanno lavorato insieme a un gruppo di professionisti con competenze interdisciplinari: designer e operatori del Distretto Florovivaistico di Pistoia hanno sviluppato con loro laboratori centrati sull’esperienza diretta e sul lavoro di squadra e fra pari, tipico della Commessa. A questi si sono poi aggiunti altri due laboratori, uno di design creativo e uno di PROTOtyping in cui i ragazzi hanno esplorato le varie tecniche di stampaggio, anche alternative alla stampa 3D.

 

«La formazione tradizionale è basata su competenze ormai non più utili per affrontare le sfide che quest’epoca chiede soprattutto alle nuove generazioni», evidenzia Giorgia Turchetto, project manager di ConNEETori – Metodi come l’apprendimento in situazione – dal fare al sapere – sono invece finalizzati e più spendibili nel mondo del lavoro, non solo per la qualità della formazione delle competenze professionali, ma ancor più per quelle trasversali. Lo strumento della Commessa e un approccio al design come cultura e metodo di progetto è stato essenziale per la costruzione, in ambito educativo e formativo, del nesso tra disciplina e realtà. Con levarie attività educative e formative, abbiamo aiutato i ragazzi a sviluppare una resilienza personale, una nuova coscienza ecologica, unire le competenze digitali al pensiero creativo, riconoscere le tradizioni e i patrimoni materiali e immateriali dei luoghi in cui vivono». Tutti elementi chiave del progetto, in linea con l’Agenza EU Skills, recentemente approvata della Commissione Ue. «Unire giovani provenienti da territori diversi, Como e la Sicilia, ha permesso di sviluppare laboratori di territorio per orientare la didattica in base alle vocazioni produttive, culturali, sociali locali, così da garantire opportunità future di occupazione a più alto valore aggiunto perché frutto di una cooperazione assidua tra una “scuola vivaio” e una comunità educante interdisciplinare», conclude Turchetto.

Domani, a Capo Peloro, dalle 10.30 alle 12.30, interverranno Marco Giunta, Responsabile del Polo Olivettiano di Bioplastiche di Roccavaldina, Bernardo Corbellini, Toy designer e docente del percorso, Giuppi Sindoni, Architetto ed esperta di rigenerazione Urbana di EcosMed, Luca Fois, Docente del Politecnico di Milano e coordinatore del percorso formativo di Roccavaldina, Silvia Testin, docente e tutor di Cometa Formazione
Maria Grazia De Francisci, Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo “E. De Amicis” Angela Terranova, Presidente dell’Associazione Opera del Tombolo e delle Arti Manuali di Mirabella, Giovanni Figini, Dirigente scolastico di Cometa Formazione, Scuola Oliver Twist.

Ma, soprattutto, ci saranno i ragazzi, che presenteranno i loro lavori forniranno un feed back dell’esperienza formativa.

In allegato il programma della mattinata.

Ufficio stampa e comunicazione Fondazione MeSSInA- Distretto Sociale Evoluto

comunicazione@fdcmessina.org

 

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