A seguire la nota di Stefano Ruvolo (foto), Presidente nazionale di Confimprenditori:
La gestione degli spazi pubblici all’interno della Camera di Commercio di Messina solleva legittimi interrogativi in merito alla trasparenza e alla corretta amministrazione del patrimonio pubblico. Tra i principali punti di attenzione vi è la presenza degli uffici di Confindustria Messina, Confcommercio e Confagricoltura all’interno di un immobile destinato per natura a finalità pubbliche.
Questa situazione pone delle domande rilevanti: perché l’utilizzo degli uffici all’interno della Camera di Commercio è consentito solo a queste associazioni? È stato garantito il rispetto delle regole di trasparenza e imparzialità nell’assegnazione di tali spazi? A quando risale l’ultimo bando per l’assegnazione degli uffici? A quanto ammonta il canone di affitto che ciascuna associazione di categoria corrisponde per l’utilizzo degli spazi? Tutte le associazioni risultano in regola con i pagamenti? Chi sostiene le spese relative alle utenze necessarie per il funzionamento degli uffici assegnati? Chi si fa carico del personale necessario al funzionamento e alla gestione degli uffici delle associazioni? Gli imprenditori che versano annualmente i diritti camerali obbligatori per legge, si trovano infatti indirettamente a sostenere i costi di uno spazio destinato a più soggetti privati, il che potrebbe configurare un utilizzo non conforme delle risorse pubbliche.
Confimprenditori solleva la necessità di trasparenza in merito a questa vicenda e chiede al Segretario Generale della Camera di Commercio di Messina di rendere pubblici il contratto di affitto relativo agli spazi occupati da Confindustria Messina e dalle altre associazioni, nonché il bando e le procedure attraverso cui tali uffici sono stati assegnati. Qualora infatti il presidente Ivo Blandina ritenesse opportuno proseguire su una situazione proveniente dalle passate gestioni, sarebbe comunque doverosa e urgente la pubblicazione di un bando pubblico per l’assegnazione degli spazi pubblici. Inoltre chiediamo di fornire prove del fatto che tutte le associazioni siano in regola con il pagamento dei canoni di affitto, altresì saremmo di fronte a un danno erariale per le casse pubbliche. L’assenza di un iter chiaro e documentato solleverebbe ulteriori dubbi sulla regolarità dell’operazione.
Altro elemento che richiede attenzione riguarda l’eventuale conflitto di interessi. Se confermato che il Presidente della Camera di Commercio, Ivo Blandina, è stato designato da Confindustria Messina, ci troveremmo di fronte a una sovrapposizione di ruoli che potrebbe compromettere l’imparzialità e la corretta gestione dell’ente, tra cui i criteri di assegnazione degli uffici all’interno della Camera stessa. E a questo punto sorge un’altra domanda: è vero che a Confindustria è garantito l’accesso principale della Camera di Commercio mentre le altre associazioni usufruiscono di un ingresso secondario?
Confimprenditori chiede a questo punto alla Regione Sicilia, e in particolare all’Assessore alle Attività Produttive, Edmondo Tamajo, di avviare il prima possibile una verifica rigorosa sulla gestione degli spazi pubblici da parte della Camera di Commercio di Messina. Ricordiamo che la politica ha il dovere di vigilare sull’uso degli spazi e dei soldi pubblici. L’obiettivo è garantire che ogni operazione sia condotta nel rispetto delle normative e nell’interesse di tutti gli imprenditori e dei nostri associati che annualmente versano i diritti camerali obbligatori per legge.

Federica
27 Gennaio 2025 at 17:05
Forza Confimprenditori!
Gino
27 Gennaio 2025 at 18:22
Scommetto che non si segneranno di rispondere