“Le agevolazioni sulla Tari 2023 si avranno sulla Tari 2024? E quelle auspicabili del 2024 quando? E chi ne avrebbe diritto nei due o più anni consecutivi fino a quando risulterà a credito con l’Ente?”
Con questi semplici ma mirati interrogativi, il consigliere comunale Libero Gioveni, capogruppo di Fratelli d’Italia, riprende la questione delle mancate esenzioni e riduzioni sul tributo per l’anno 2023, evidenziando la confusione che rischia di ingenerarsi fra i contribuenti, più di quanto lo sia già, a meno che l’Amministrazione non prenda la certamente inaccettabile decisione di non varare il bando per l’anno 2024.
Ho preso atto delle giustificazioni addotte dall’assessore Cicala e delle soluzioni trovate per sbrogliare questa matassa – afferma Gioveni – ma è fuor di dubbio il fatto che, dando per scontato un nuovo bando per le agevolazioni Tari anche per quest’anno con il reperimento dei fondi in Bilancio, ci si ritroverà certamente invischiati in un’autentica “tela di Penelope” con un caos amministrativo quasi senza precedenti.
Non vuole essere affatto una polemica politica questa – prosegue il consigliere – ma, anzi, un monito per tentare di trovare una soluzione diversa rispetto a quella prospettata dall’Amministrazione, con l’obiettivo di regolarizzare tutte le posizioni degli attuali e futuri aventi diritto.
Per esempio – aggiunge l’esponente di FdI – pur essendo stato chiarito che gli sgravi Tari non costituiscano un bonus, una soluzione potrebbe essere quella di liquidare agli aventi diritto del 2023 prima del prossimo giugno il rimborso delle rate pagate della Tari 2023, per poi mettersi in linea con l’eventuale sgravio sul tributo 2024.
Ritengo che l’Amministrazione debba pensarci bene già da ora – conclude Gioveni – accelerando innanzitutto la formulazione e pubblicazione delle tanto attese graduatorie, così da chiudere un capitolo certamente aperto bene ma, ahimè, macchiato lungo il cammino.
