Prosegue il binomio MCL-Primo Maggio. Anche quest’anno, in occasione della ricorrenza della Festa dei Lavoratori, Il Movimento Cristiano Lavoratori guidato dal Presidente Fortunato Romano non ha perso l’occasione di dedicare questo giorno alle riflessioni e al confronto. Accompagnato dalla CISL Messina, dall’UCID Messina e dall’Ufficio Diocesano, il MCL ha fatto tappa a Spadafora dove il programma quotidiano ha avuto il via con la Santa Messa, celebrata nella Parrocchia dei SS Giuseppe e Martino, presieduta da Don Sergio Siracusano e concelebrata da Salvatore Nolasco , Diacono Assistente ecclesiastico provinciale MCL . Al termine della funzione religiosa, è stato dedicato spazio per delle considerazioni a tema lavoro, territori e sicurezza con un occhio di riguardo alla situazione attuale ma anche in ottica futura.
“Quando abbiamo ricevuto l’invito del Movimento Cristiano Lavoratori siamo stati molto contenti perché la partecipazione è veramente fondamentale -ha esordito così Rosanna Mortelliti, Vice Presidente UCID Messina- e ci siamo focalizzati su parole come la consapevolezza. Siamo responsabili alla partecipazione e alla determinazione dei nostri territori, perché noi determiniamo l’ambiente in cui viviamo. L’altra parola su cui abbiamo riflettuto è visione, verso il futuro nello specifico. Un futuro che tenga presente la memoria storica che ci hanno lasciato i nostri nonni, i nostri padri. Una comunità è tale solo se ogni individuo si sente parte di un tutto. In quanto associazione, ci siamo chiesti cosa possiamo fare per garantire la partecipazione ad una comunità: possiamo offrire la nostra partecipazione a percorsi formativi, alla luce di una individualità guidata dalla fede”.
Ha proseguito poi, sulla stessa lunghezza d’onda, Antonino Alibrandi, Segretario Generale della CISL Messina che ha dichiarato quanto segue: “Credo che oggi la nostra comunità si debba interrogare su cosa significa la parola lavoro, su cosa significa la parola sicurezza. Il tema della sicurezza va affrontato in ambito nazionale e non possiamo concentrarci solo su quello che non funziona. Si deve osservare un territorio, si deve lavorare insieme, in sinergia, per cercare di valorizzare gli uomini del nostro territorio. Solo così, recuperando una rete sociale, non si creano barricate alle innovazioni, perché l’innovazione è il futuro. Se conserviamo senza innovarci rischiamo di rimanere isolati”. L’esponente CISL ha poi dedicato una riflessione anche al mondo dei giovani, considerati da sempre come il futuro, ma la realtà dei fatti è spesso ben diversa. “I giovani sono la chiave del futuro, ma la realtà è che spesso i giovani che tanto decantiamo vanno via e questo determina una perdita non solo anagrafica ma anche economica da parte delle loro famiglie. I giovani vanno via a causa di un sistema che li opprime, che non li supporta, e questo non è un problema territoriale, bensì nazionale. Bisogna avere molta responsabilità, mettere da parte le ideologie e passare alla praticità e risolvere. Solo così diamo le opportunità ai giovani di scegliere se vogliono andare via, ma anche di poter ritornare”.
Le conclusioni sono state tratte dal Presidente MCL, Fortunato Romano, che ha ringraziato tutti i presenti per la partecipazione:
“Mi ritrovo totalmente nelle riflessioni di Rosanna e Antonino. Il lavoro oggi non è più declinato alla sola dimensione soggettiva o della famiglia, ma diventa qualcosa che avviene all’interno della comunità. Il rapporto tra la singolarità e la comunità diventa importante ed il Movimento Cristiano Lavoratori, anche con il lavoro dei giovani del servizio civile, prova ad integrare la dimensione dell’uomo, del lavoratore, all’interno della comunità. Questo è il messaggio che oggi, da Spadafora, vogliamo lanciare . Oggi il nostro Movimento, assieme alla CISL e all’UCID, vuole fornire la dimensione di un’idea di comunità, di positività, di territorio alla quale dobbiamo guardare”.
Antonino Arena
