Messina
Mi perdo in città per trovare il Natale,
piazze e ville sono piene di luci,
ascolto la musica che copre il silenzio
di strade deserte di vita e lavoro,
mi sento smarrito nei miei ricordi
tra fantasmi di uomini con sguardi risolti
e negozi chiusi come in un giorno di lutto
con le serrande abbassate tinte di ruggine.
Mi fermo un attimo davanti alla piazza
del Duomo che consegna il suo campanile
a foto e video dei tanti turisti affamati
che fuggono al richiamo di navi crociera.
Entro senza visto negli uffici del tempio
e non trovo più la storia della mia città,
le radici dell’archivio sono state strappate
e in un luogo lontano trapiantate.
Ora aspetto i concerti e nuovi sorrisi
di giovani che ritornano per le feste
con speranze e desideri senza fine
e un abbraccio che pochi sanno dare.
Si consegnano al vento come aquiloni
che portano i sogni nella loro avventura
ed io, mi ritrovo a passeggiare sul viale
senza più tram, negozi e uffici.
Vado a Cairoli per vivere le illusioni
di una Città in una realtà virtuale
che ogni anno aspetta il Natale
per darci una gentilezza sottile.
Giuseppe Calabrò










