Il derby dello Stretto , nel passato, ha vissuto momenti di grande entusiasmo quando le due compagine militavano in categorie di professionisti e i palcoscenici dove si esibivano erano molto più frequentati rispetto all’attuale campionato di serie D. Inoltre, a contenere la partecipazione allo stadio ha contribuito anche il provvedimento, largamente annunciato, del Prefetto di Reggio Calabria che ha vietato. per motivi di ordine pubblico, la vendita dei biglietti ai residenti nella provincia reggina. Ma sul piano del gioco in campo, la partita, oltre le ataviche contrapposizioni tra le due tifoserie, rappresentava una gara preziosa per la classifica, dove i giallorossi sono stati penalizzati all’inizio del campionato di ben 12 punti e che stanno risalendo la china con ottime prestazioni con continuità di risultati positivi. Quini più che giustificata la gioia dei tifosi al Franco Scoglio e quelli a casa per la vittoria sui cugini calabresi. Un risultato che si ricorderà negli annali della storia del calcio, ma che, soprattutto, incamera tre punti preziosi in graduatoria.
La cronaca della partita non segnala particolari momento di gioco . Si registra il bel gol di testa firmato da Roseti. nel secondo tempo un’occasione per squadra : la reggina sfiora il pareggio, ma è fermata dadue traverse, mentre i peloritani, ancora con Roseti potrebbero pareggiare . Tutto il resto è ordinaria amministrazione.
Primo tempo: Pronti, via e la Reggina prova a fare la partita pressando alto, ma i giallorossi sono ben messi in campo, chiudono tutti i varchi e appena possono ripartono con verticalizzazioni velenose. Al 17′ la gara si sblocca: corner pennellato per la testa di Roseti che, da vero rapace d’area, la gira dove il portiere non può arrivare . I peloritani capitalizzano al massimo, mentre gli amaranto accusano il colpo e faticano a costruire, rischiando il raddoppio prima del duplice fischio.
Secondo tempo: Nella ripresa, il copione non cambia. La Reggina alza il baricentro ma le sue manovre sono sterili, manca sempre l’ultimo passaggio. Il Messina controlla senza troppi affanni, sfiorando il 2-0 con il solito Roseti. Trocini le prova tutte, buttando nella mischia anche le due torri, e al 33′ la Reggina ha la palla gol più clamorosa della partita: doppia traversa pazzesca nella stessa azione che fa tremare i tifosi di casa. Scampato il pericolo, mister Romano corre ai ripari, si copre e ordina di erigere il muro.
Negli ultimi minuti è forcing totale della Reggina, ma la difesa del Messina tiene portando a casa una vittoria di misura tanto sofferta quanto meritata.
Il tabellino
Messina: Sorrentino, De Carlo, Trasciani, Clemente (35′ st Saverino), Maisano (18′ st Ivan), Garufi, Tesija (35′ st Bombaci), Aprile, Orlando, Roseti (25′ st Fravola), Tourè (45′ st Zucco). A disp.: Paduano, Azzara, Elia, Veron. All. Pippo Romano.
Reggina: Lagonigro, Gatto, Blondett, D. Girasole, Fomete (16′ st Palumbo), Correnti (16′ st Barillà), Mungo (37′ st Zenuni), Porcino, Grillo (10′ st Edera), Ferraro, Di Grazia (28′ st Pellicanò). A disp.: Boschi, Adejo, Lanzillotta, Laaribi. All. Bruno Trocini.
Arbitro: Gallorini di Arezzo
Lillo Zaffino
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