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Risanamento, Giioveni : perché il sindaco Basile continua a non battere un colpo sulla scadenza dei poteri speciali

Ma è ovvio che non solo non potrà essere così visto che con i semplici poteri ordinari e senza le necessarie risorse il sindaco potrebbe solo girarsi i pollici

“Possibile che il sindaco Basile, a fronte del serio rischio che il prossimo 31 dicembre si volatilizzino circa 56 milioni di euro ancora disponibili per il Risanamento, non muova ancora un dito per chiedere la proroga dei poteri speciali?”

A insistere sulla necessità che il primo cittadino batta subito un colpo sulla vicenda della scadenza stabilita dall’art. 11 ter della Legge n. 76/2021 è il capogruppo di Fratelli d’Italia Libero Gioveni, che teme il fatto che tutto l’ottimo lavoro fin qui svolto in termini di sbaraccamento, assegnazione alloggi e rigenerazione urbana venga cancellato con un colpo di spugna.

Mi preme ricordare – evidenzia Gioveni – che lo scorso 1 agosto il Consiglio Comunale aveva approvato all’unanimità un nostro atto di indirizzo che ha impegnato proprio il sindaco Basile a chiedere formalmente al Governo la proroga della legge speciale sul risanamento e i poteri al Commissario straordinario che appunto scadranno a dicembre.

Ebbene – prosegue il consigliere comunale – a quasi due mesi da quell’atto politico, il sindaco sembra ancora fare spallucce ed è ovvio che questo suo silenzio su un tema così importante potrebbe anche far nascere qualche retropensiero del tipo “Scaduta la legge, accentro tutto io!!!”.

Ma è ovvio che non solo non potrà essere così visto che con i semplici poteri ordinari e senza le necessarie risorse il sindaco potrebbe solo girarsi i pollici – aggiunge Gioveni – ma non ritengo nemmeno che il buon Basile possa fare un simile pensiero, primo perché sarebbe politicamente autolesionistico, secondo perché gli riconosco tanta sensibilità sul tema.

Il nostro atto votato due mesi fa era molto circostanziato – ricorda l’esponente di FdI – perché ha descritto sia cosa si è riuscito a produrre in maniera esponenziale rispetto al passato grazie proprio alla legge speciale (una media annua di assegnazione alloggi quintuplicata) e sia cosa ancora vi sia in itinere (assegnazione di altri 150 alloggi entro il 2025, demolizioni e bonifiche varie, realizzazione di edilizia “green”, rigenerazioni di aree già sbaraccate ecc.), per cui rappresenterebbe davvero una iattura senza precedenti troncare improvvisamente un percorso così virtuoso!

E’ evidente che noi continuiamo a rimanere fiduciosi nel buon senso di chi a Roma dovrà prendere delle decisioni in tal senso – conclude Gioveni – anche perché un paio di mesi fa era stato lo stesso Presidente Schifani a chiedere formalmente alla premier Meloni la proroga dei propri poteri commissariali, ma è altrettanto evidente il fatto che il sindaco della città oggetto della legge non può certamente continuare a rimanere inspiegabilmente silente!

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