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Cronaca

Graduatoria agevolazioni Tari, Gioveni: la ripicca politica della scusa del cartaceo non serve a nessuno

E’ già trascorso 1 mese e mezzo dalla scadenza delle istanze

“Troppo facile addebitare i ritardi sulla formulazione della graduatoria delle esenzioni Tari alla possibilità data di aver presentato le domande anche in maniera cartacea; piuttosto chi amministra non faccia i dispetti e trovi la soluzione per accelerare le procedure, perché il danno è anche e soprattutto per Palazzo Zanca!”

Con queste parole il consigliere comunale Libero Gioveni, capogruppo di Fratelli d’Italia, interviene sulla fin troppo prolungata attesa per le migliaia di cittadini che hanno presentato le istanze per ottenere gli sgravi dalla Tari, i quali, dopo aver disertato il versamento delle prime due rate del tributo (nel dubbio di doverle pagare o meno) e a circa due settimane dalla scadenza del saldo, si ritrovano totalmente disorientate.

E’ già trascorso 1 mese e mezzo dalla scadenza delle istanze avvenuta il 30 novembre 2023 dopo una proroga concessa di 20 giorni – ricorda Gioveni – e considerato che le istanze cartacee sono state certamente in misura inferiore rispetto a quelle presentate telematicamente, mi sembra alquanto bizzarra la scusa più volte manifestata dall’assessore Cicala circa il fatto che non si dovesse presentare il cartaceo per evitare questi ritardi.

L’onestà intellettuale che riconosco nell’esponente della Giunta Basile – prosegue il consigliere – che certamente guarda anche alle mancate entrate del tributo, non può indurlo ancora a “girarsi i pollici” solo per mera ripicca politica nei confronti del Consiglio Comunale che aveva previsto anche la possibilità del cartaceo, ma anzi dovrebbe spingerlo a ricercare delle soluzioni per definire tutte le procedure.

45 giorni dalla scadenza delle domande e altri 15 che verranno da qui in avanti – insiste l’esponente di FdI – costituiscono un tempo abbastanza congruo per giungere alla conclusione dell’iter, quanto meno per redigere quella graduatoria provvisoria prima del 31 gennaio che consenta ai contribuenti di conoscere il loro destino.

Faccio appello quindi al senso di responsabilità di chi ha la gestione politica e amministrativa di queste istanze – conclude Gioveni – affinché si giunga a breve alla definizione di tutto l’iter, sia nell’interesse degli aventi diritto, sia (fatto non meno importante) nell’interesse dell’Ente.

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