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Potatura alberi, la replica degli Assessori  Nino Carreri e Massimiliano Minutoli all’ex esperto Tignino

Le potature attualmente in corso rientrano a pieno titolo nella categoria della ‘potatura di recupero

“Ma da che pulpito giungono tali osservazioni? Fa sinceramente specie, oggi, dover ricevere critiche sulle attuali attività di potatura – in particolare quelle in corso sul duplice filare di Ficus retusa in via Tommaso Cannizzaro – proprio da colui che a ridosso del periodo estivo, nella veste di ‘esperto’ dell’Amministrazione comunale, consigliò con proprie relazioni interventi di capitozzatura totale, effettuati sul primo palco con tagli estesi a tutte le branche principali. Tali pratiche, oggi unanimemente sconsigliate dai principali standard internazionali di arboricoltura (ISA – International Society of Arboriculture; BS 3998:2010), hanno contribuito in modo significativo a compromettere la stabilità e la vitalità degli esemplari, generando danni strutturali e fisiologici permanenti, aggravati da decenni di gestioni precedenti non conformi alle buone pratiche. Le potature attualmente in corso rientrano a pieno titolo nella categoria della ‘potatura di recupero’, come definita nelle linee guida internazionali BS 3998:2010 e ISA BMP – Best Management Practices: Pruning, 3rd Edition. Si tratta di interventi di risanamento e riforma strutturale, finalizzati non solo a migliorare la sicurezza e favorire il recupero funzionale e fisiologico delle alberature compromesse, ma anche a contrastare la grave infestazione di cocciniglia che interessa diffusamente i Ficus, favorendo, attraverso il diradamento della chioma, una migliore aerazione, illuminazione e capacità di reazione fitosanitaria delle piante. Queste operazioni non hanno alcuna finalità estetica, ma sono concepite in un’ottica agronomica e conservativa, secondo quanto previsto dalle normative e dagli standard più aggiornati a livello internazionale. In merito alla presunta asportazione dell’80% della superficie fotosintetizzante, precisiamo che tale dato non trova alcun riscontro nei rilievi tecnici: l’asportazione effettiva è stata ben più contenuta e ha riguardato esclusivamente porzioni secche, deperienti o potenzialmente pericolose. Ancora una volta ribadiamo con forza che tutte le attività di messa in sicurezza delle alberature, portate avanti in questi anni dalla nostra partecipata, sono eseguite esclusivamente da professionisti qualificati, con competenze e riconoscimenti a livello nazionale. Pertanto, si respingono con fermezza le critiche provenienti da chi, pur avendo in passato ricoperto un ruolo di esperto e non essendo stato confermato nell’incarico per motivate e legittime valutazioni dell’Amministrazione, continua a esprimere giudizi non costruttivi, nonostante l’evidenza di responsabilità riconducibili anche alle scelte assunte nel periodo del proprio incarico. Il duplice filare di Ficus retusa in Via Tommaso Cannizzaro costituisce un patrimonio storico, paesaggistico e identitario di grande valore per la città di Messina. Proprio per questo, gli interventi attualmente in corso si sono resi necessari a causa delle capitozzature eseguite e ordinate all’epoca proprio da chi oggi muove critiche sugli interventi di recupero, che hanno profondamente compromesso la struttura e la fisiologia delle piante. L’obiettivo prioritario di MessinaServizi è oggi quello di assicurare la conservazione e la sicurezza di tali alberature, intervenendo con criteri scientifici e tecnici fondati sulla corretta pratica arboricolturale e sulla responsabilità verso il patrimonio verde cittadino”. Lo dichiarano in una nota stampa congiunta l’Assessore con delega ai Rapporti con MessinaServizi, Nino Carreri, e l’Assessore con delega al Servizio Verde pubblico Massimiliano Minutoli.
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