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Sottoscritto protocollo di intesa ed insediato il Comitato per la partecipazione delle Case di Comunità dell’Asp di Messina.

Direzione Strategica Asp: “Questo percorso ci consente di programmare con maggiore trasparenza, misurare gli esiti, indirizzare meglio le risorse”

Sottoscritto stamani nella sala riunioni di Palazzo Geraci dell’Asp di Messina il protocollo di intesa ed insediato il Comitato per la partecipazione della Casa di Comunità dell’Asp di Messina. Il documento è stato sottoscritto dal direttore generale dell’Asp di Messina Giuseppe Cuccì, dal sindaco metropolitano di Messina Federico Basile, dal vescovo di Messina monsignor Cesare Di Pietro, il delegato del dirigente dell’Ufficio Scolastico di Messina  Filippo Alessi, dal presidente dell’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Messina Sergio Papisca, del Presidente del Comitato consultivo aziendale dell’Asp di Messina Antonio Giardina, dalla componente della Rete Civica della Salute Marisa Briguglio, dal presidente del centro servizi del volontariato di Messina Santi Mondello, dal direttore della Caritas diocesana di Patti don Cirino Lo Cicero o dai loro delegati. Presenti anche il direttore amministrativo dell’Asp di Messina Giancarlo Niutta, il direttore sanitario dell’Asp di Messina Giuseppe Ranieri Trimarchi, la referente unica aziendale per il PNRR Elisa Mastrantonio e la referente  servizio sociale Asp Patrizia Restuccia, dall’assessore ai servizi sociali Alessandra Calafiore

Questo nuovo organismo è tra le strutture previste dal PNRR per l’assistenza sanitaria territoriale, e promuove la partecipazione della comunità per garantire che le Case della Comunità rispondano ai bisogni della popolazione e offrano servizi coordinati e continui. L’obiettivo è garantire la partecipazione attiva della cittadinanza su tutto il territorio di competenza dell’ASP di Messina, anche attraverso la costituzione dei singoli Distretti, del Comitato Territoriale, a cui parteciperanno anche Enti del terzo settore che aderiranno a seguito di apposita manifestazione di interesse.

Per la loro connotazione, le Case di Comunità Hub sono concepite come luogo di partecipazione attiva e di valorizzazione di tutte le risorse presenti in cui si possa sviluppare un significativo coinvolgimento dei cittadini che possa portare alla costruzione di azioni sinergiche di co-programmazione, co-progettazione, co-erogazione e co-valutazione. Il fine ultimo delle iniziative risiede nel potenziare l’accesso ai servizi e all’assistenza in un’ottica di contrasto alle disuguaglianze; nel favorire l’integrità della presa in carico e la qualità dei servizi; nel capacitare i cittadini nella definizione del proprio progetto di salute, promuovendo il benessere della persona, delle comunità e dei territori.

Dopo la firma del protocollo, la Direzione Strategica dell’Asp di Messina, composta dal direttore generale Giuseppe Cuccì, dal direttore amministrativo Giancarlo Niutta e dal direttore sanitario Giuseppe Ranieri Trimarchi ha dichiarato: “Con questo Protocollo di Intesa e con l’insediamento del Comitato per la partecipazione rendiamo strutturale il confronto con la comunità. Le Cdc sono il luogo in cui prossimità, prevenzione e presa in carico si incontrano: un modello che funziona solo se progettato e monitorato insieme ai cittadini e alle istituzioni del territorio. Oggi facciamo un passo concreto per garantire servizi più accessibili, integrati ed equi. La partecipazione, è un fattore produttivo di valore pubblico. Questo percorso ci consente di programmare con maggiore trasparenza, misurare gli esiti, indirizzare meglio le risorse e ridurre gli sprechi. Il Comitato, con il suo ruolo consultivo e propositivo, contribuirà a una governance più efficace e orientata ai bisogni reali delle persone e delle comunità”.

“Mettere al centro le Case di Comunità  – spiega infine  la Direzione strategica – significa rafforzare prevenzione, continuità assistenziale e gestione delle cronicità, integrando medicina generale, specialistica, servizi sociali e sanità pubblica. L’ascolto strutturato dei cittadini e dei professionisti ci aiuterà a migliorare i percorsi, ridurre le diseguaglianze e intervenire prima, meglio e vicino a casa in maniera adeguata”.

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