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Società

Messina: una città piena di cordoli e giovani Neet. Le riflessioni del Prof Aldo Ficara:

La politica dei cordoli va avanti senza sé e senza ma

L’installazione dei cordoli per delimitare la pista ciclabile investe in questi giorni la via Garibaldi. Poco importa la protesta dei cittadini, indietro non si torna. Quindi la politica dei cordoli va avanti senza sé e senza ma, senza nessun ripensamento, senza tener conto della volontà di numerosi cittadini che nelle ultime elezioni comunali di cordoli non avevano neppure l’idea di come fossero fatti.  Cordoli sì, cordoli no è un tema così importante e sentito e soprattutto che ha un impatto notevole sulla mobilità dei cittadini che deve necessariamente essere oggetto di approfondimenti, soprattutto se si pensa che il Consiglio comunale sarà chiamato ad esprimersi sul PUMS, che certamente dovrà tenere conto anche degli ultimi interventi strutturali posti in essere. Si ricorda che il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS), come definito dal Decreto 4 agosto 2017 n. 397 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti  è “uno strumento di pianificazione strategica che, in un orizzonte temporale di medio – lungo periodo (10 anni), sviluppa una visione di sistema della mobilità urbana proponendo il raggiungimento di obiettivi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica attraverso la definizione di azioni orientate a migliorare l’efficacia e l’efficienza della mobilità e la sua integrazione con l’assetto e gli sviluppi urbanistici e territoriali”. Messina verrà ricordata non solo come la città dei cordoli, ma anche come quella dei Neet, visto che le nostre menti brillanti scelgono altri lidi, altri territori dove esprimere le loro conoscenze e competenze. Il termine Neet (Not in Education, Employment or Training)  individua la quota di popolazione in età giovanile né occupata e né inserita in un percorso di istruzione o formazione. Il riferimento è a qualsiasi tipo di istruzione scolastica/universitaria e a qualsiasi tipo di attività formativa (corsi di formazione professionale regionale, altri tipi di corsi di formazione professionale, altre attività formative quali seminari, conferenze, lezioni private, corsi di lingua, informatica, ecc), con la sola esclusione delle attività formative “informali” quali l’autoapprendimento. A Messina il numero dei “Neet”  interessa quasi il 45% dei giovani e ogni giovane “Neet” non opportunamente trattato è un giovane che finirà tra le file dei disoccupati. Quindi un’emergenza cittadina non affrontata perché si pensa solo ai cordoli della discordia.

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