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La gestione del Consorzio autostrade siciliane sul tavolo della commissione regionale Antimafia

I deputati hanno voluto ascoltare direttamente il nuovo presidente Filippo Nasca

Le ombre sulla gestione si concentrano essenzialmente su cinque concorsi e sull’appalto del servizio antincendio. E proprio su questi due “punti dolenti” i deputati hanno voluto ascoltare direttamente il nuovo presidente Filippo Nasca, che dal suo insediamento ha voluto porre rigidi paletti.Sono cinque le procedure concorsuali sospese in autotutela dai nuovi vertici del Cas. Su dieci posti messi a bando tra amministrativi e tecnici, il 48 per cento dei vincitori è infatti risultato congiunto o parente di dipendenti del Consorzio. “Una incidenza percentuale eccessiva”, secondo Nasca, che ha portato allo stop. Alcuni vincitori hanno presentato tre ricorsi al Tar, ma “il Consiglio direttivo – ha spiegato il presidente – è convinto della bontà della sospensione e resisteremo in giudizio. Se il Tar ci dirà che abbiamo avuto torto, i concorsi riprenderanno, altrimenti resteranno revocati”.

È andata avanti invece la procedura per l’assunzione di 105 nuovi esattori, la graduatoria è stata pubblicata e durante l’estate dovrebbero entrare in servizio. Secondo i vertici del Consorzio, si tratta probabilmente dell’ultimo concorso di questo tipo, visto che il futuro sarà contrassegnato da tecnologia e automazione. “In questa fase però – spiega Nasca al Quotidiano di Sicilia – la presenza di nuove forze ci permette di migliorare le rotazioni, i turni e di conseguenza il servizio all’utenza con più sportelli aperti”.

Il percorso per dare più trasparenza a un Consorzio finito negli ultimi anni ripetutamente al centro delle cronache giudiziarie, ha toccato anche la gara per l’affidamento del servizio antincendio sulle autostrade A18 Catania-Messina e A20 Palermo-Messina. L’appalto da 10 milioni era finito a febbraio al centro di una indagine della Direzione investigativa antimafia di Messina: quattro gli indagati tra imprenditori e un dirigente del Cas per turbata libertà dei pubblici incanti. Successivamente il Cas ha ritirato il bando e lo ha ripubblicato l’1 giugno con scadenza il 7 luglio. Ma qualcosa ancora non va.

“Sul servizio antincendio –  ha tenuto a precisare Nasca – stanno lavorando gli uffici del consorzio. Il consiglio direttivo sta valutando se ritirare anche l’ultimo bando. Sono stati fatti importanti passi avanti, ma alcune criticità non ci sembrano del tutto superate. Vogliamo favorire l’accesso plurale di operatori economici ed evitare posizioni di vantaggio. Non vorremmo che l’articolazione del bando costituisse una barriera per qualcuno”.

Nella foto il presidente della Commissione antimafia Antonello Cracolici

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