"Ingenerose e infondate le contestazioni dei consiglieri comunali del M5s"
Liquidazione Atm, Commissari liquidatori: tutto legittimo

La disposta cessazione dell’esercizio provvisorio del trasporto pubblico locale e dei servizi connessi comporterà la inapplicabilità del contratto di servizi con il Comune, il quale non potrà corrispondere a tale titolo alcun importo, e pertanto ne consegue che, non procedere alla vendita dei detti beni, avrebbe comportato un illegittimo aggravio di costi per tassa di possesso, assicurazione, manutenzione oltre ad un inevitabile deperimento degli stessi e dei relativi componenti conseguenti alla inutilizzabilità e pertanto possono rientrare nella definizione di beni soggetti “a facile deperimento” ( melius certa svalutazione ). E’ opportuno evidenziare che il bando di gara è supportato da una valutazione dei beni affidata ad un tecnico terzo che ha redatto una attenta perizia di stima".
"Stupisce inoltre comunicano i liquidatori - l’approssimazione con la quale dopo avere fatto peraltro una asserita rappresentazione tecnico legale sulla disciplina relativa alle aziende speciali. attribuendosi competenze giuridiche ( sebbene i riferimenti normativi attengano alla disciplina delle aziende speciali in fisiologia e comunque viene richiamata normativa già abrogata), gli esponenti abbiano la necessità di verificare se la procedura di licenziamento collettivo avviato dalla Atm in liquidazione debba ritenersi sospesa o meno in virtù della disciplina vigente che sarebbe sufficiente leggere e che prevede all’art. 46 del DPCM 18 del 17 marzo 2020 la sospensione interviene “….per le procedure pendenti avviate successivamente alla data del 23 febbraio 2020.
Con riferimento alla considerazione relativa a ciò che potrebbe accadere dal 1° giugno 2020 “due aziende pubbliche (………) non in grado di esercitare legittimamente il servizio di Trasporto pubblico locale in città” si rappresenta che tale evenienza non potrà verificarsi salvo a porre in essere gli atti proposti dagli esponenti, i quali oltre ad essere in evidente contrasto con la manifestata volontà dell’ente comunale, comporterebbero di fatto uno ostruzionismo, un aggravio di costi ed un inspiegabile conflitto fra due enti di natura pubblica comunale. "Riteniamo quindi - concludono i liquidatori - infondate ed ingenerose le censure rilevate dagli esponenti comunali che appaiono e tra l'altro non conformi alla legge, dunque comunichiamo che salvo differenti disposizioni da parte della autorità competente procederemo nel percorso legittimamente intrapreso portando a compimento tutti gli atti e procedure funzionali alla attività liquidatoria e conseguenti alla imminente cessazione del servizio di Trasporto pubblico locale e servizi connessi e nel costante e sempre perseguito interesse della collettività, dei lavoratori e dell’Ente Pubblico. Siamo disponibili alla consegna di tutta la documentazione necessaria alle verifiche sulla attendibilità, la liceità e la regolarità degli atti formati a tutela degli interessi dei creditori
venerdì 22 maggio 2020
