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Cultura

Si è concluso il 29 ottobre tavolo dei lavori con la Pro Loco Casali dei Peloritani, progetto “Custodi del territorio” e le Istituzioni presso la sala Cripta del Museo di Messina

Nella “casa della memoria”, nel luogo in cui sono conservate e resi fruibili i tesori della Nobile città di Messina

Si è concluso nel pomeriggio del 29 ottobre, quasi all’imbrunire, il tavolo dei lavori organizzato dalla Pro Loco “Casali dei Peloritani” con le Istituzioni preposte al patrimonio culturale. Un mese fa era stato inviato l’invito agli assessorati regionali ai Beni Culturali e al Turismo, al Sovrintendente, al Sindaco, al Provveditore e al Dirigente scolastico che esercita sul territorio, alla sezione tutela dei Carabinieri, all’Università degli Studi di Messina, alla Curia Arcivescovile e alla Direttrice del Museo “Accascina” per manifestare la disponibilità della Pro-loco, quale sentinella vigile e custode del territorio, a sostegno della tutela, divulgazione e promozione dello stesso. L’assessore ai Beni Culturali della Regione siciliana, l’On. Paolo Scarpinato comunica che per impegni sopraggiunti non potrà essere presente. Attorno al tavolo si sono riuniti la direttrice del Museo, architetto Mercurio, la dott.ssa Mangione a rappresentare l’assessore al Turismo On. Elvira Amata, della Regione Siciliana e l’architetto Calogero Brancatelli delegato del Sindaco di Messina dott. Federico Basile.  Il presidente de la Pro Loco, dott. Salvatore Feminò, saluta e ringrazia i presenti motivando questo prezioso incontro come finalizzato a un dialogo attivo e fecondo fra le Istituzioni e i cittadini. Oltre alla promozione a carattere culturale e turistica che la neonata associazione in questi anni si è prodigata di portare a compimento, sostenendo le già consolidate e cadenzate manifestazioni che le varie associazioni realizzano, senza volersi né sostituire né accavallarsi sulle autonomie di per sé eccellenti, dall’estate ha abbracciato il progetto definito “Custodi dei Casali dei Peloritani” affidandone la cura e la gestione a Giovanni Quartarone, socio della stessa, qui insieme al vice presidente Giacomo Mafodda, alla segreteria Violetta Attinà e all’incaricata agli itinerari turistici Beatrice Presti. Entrando nel dettaglio del progetto già in esecuzione, Quartarone racconta quanto fino ad oggi si è fatto e cosa si intende perseguire e sottolinea l’importanza di un’alfabetizzazione in merito ai Beni Culturali che contagi in primis gli abitanti del luogo. È necessario trasmettere la “passione”, oltre certamente gli studi, che rende vivo e parlante un paesaggio, un monumento, un’opera d’arte, un luogo di un vissuto quasi dimenticato. Riappropriarsi e riscoprire le radici che ci permettono oggi di “reggerci” in piedi, e così già come è avvenuto per Castanea, Gesso, Le Masse, si prosegue con altri due incontri itineranti il 5 novembre a Salice e infine alle Marine con i “Custodi dei Casali”. L’appello a cui hanno risposto nei vari borghi è rivolto a tutti e in particolar modo a quanti sentono a cuore la tutela e la salvaguardia e promozione del posto in cui vivono. Mettendo insieme le unicità che provengono da vissuti affini ma non uguali si vorrebbe creare “uno spirito” comune nel perseguire le svariate ramificazioni progettuali.  Nell’immediato, facendo leva sulla manifestazione del presepe vivente di Castanea, si intende preparare una piccola brochure chiara, immediata e di attrazione che illustri gli eventi clou di eccellenza, oltre alle feste patronali, e in modo particolare sponsorizzare la bellissima riviera con i servizi di ricezione a essa connessi e provare ad attirare così possibili vacanzieri che giungono a Castanea a Natale da Catania e dalle varie provincie siciliane. A seguire, concordando e progettando con l’istituzione scolastica e con le parrocchie, intendiamo attivare dei corsi seguiti da visite in loco e varie attività connesse per stimolare e far conoscere “l’importanza” del bene sia esso materiale o appartenente alle “eredità immateriali” stimolando la ricerca presso i detentori della lingua siciliana raccogliendo canti, modi di dire, ecc. ecc e magari fare anche dei corsi di e in lingua siciliana che già a distanza di qualche centinaio di metri in linea d’aria cambia per ritmo, musicalità ecc. ecc. Per la prossima primavera dedicheremo una giornata per ogni borgo e la visita ai luoghi si farà, oltre che con notizie rigorosamente tratti dai manuali storico-artistici, con le testimonianze dirette degli abitanti piccoli e grandi custodi di un “sapere” non scritto. Infine, è prossima l’indizione di un concorso fotografico sui Casali con due sezioni: storica e contemporanea e per quest’ultima la durata del concorso sarà un anno per permettere di immortalare i momenti salienti a carattere storico, paesaggistico, artistico, etno-antropologico per l’intero 2026. Si pensa già a una collaborazione con l’UNPLI che già ha attivato per il Centro e Nord Italia un progetto di mappatura e censimento dei Beni Culturali. Le immagini facevano da sfondo in questa presentazione in una sala accogliente e “forse” familiare; chissà se la cripta del SS. Salvatore, qui nella sala, abbia accolto le spoglie mortali di uno dei tanti monaci appartenenti ai monasteri di San Gregorio di Gesso, de la badia di Santa Maria de l’Austro di Massa San Giorgio o dell’insediamento di Salice e magari ci sostiene raccogliendo quel filo unitario italo-greco che caratterizza quasi tutti i Casali de la Pro-Loco?

L’ultima slide poneva una domanda: “Cosa possiamo fare?”

Nella “casa della memoria”, nel luogo in cui sono conservate e resi fruibili i tesori della Nobile città di Messina è l’architetta Mercurio, direttrice del Museo, la prima ad intervenire sottolineando che tutto il territorio dei Peloritani, di Messina e provincia, è vincolato dal punto di vista paesaggistico e che un elenco dei beni già censiti può essere fruibile presso la Soprintendenza e aggiunge che per i beni privati i proprietari, pur essendo tenuti dal Decreto legislativo sulla loro tutela e conservazione non intervengono e la difficoltà sta anche nel reperire la somma necessaria per una messa in sicurezza. Evidenzia l’importanza relativa ai “beni” custoditi nelle chiese, dei quali altre opere degli stessi artisti sono esposte nelle sale museali e manifesta la disponibilità per attivare delle visite sinergiche fra le opere. Calogero Brancatelli delegato del Comune porta i saluti del Sindaco. I Casali, dice l’architetto, è ciò che resta ancora di visibile della Messina preterremoto. Salice e Castanea beneficeranno di un intervento di miglioria delle loro piazze e lo stesso si rende disponibile a sostenere e aiutare per il censimento e la promozione dei beni. Il presidente Feminò evidenzia l’importanza per la Pro Loco di avere dei punti di riferimento con i quali è possibile interloquire per una progettualità a lungo termine. Chiude la rosa degli interventi la dott.ssa Mangione evidenziando che è importante, oltre a recuperare le “cose” accogliere le persone. Porta i saluti dell’Assessora e del Dirigente che sono disponibili per qualunque forma di patrocinio finalizzato alla promozione turistica del territorio e ad accogliere nel calendario che la Regione stila con cadenza mensile tutti gli eventi di rilevanza per darne maggiore visibilità e suggerisce di attivare lo IAT, punto di informazione all’interno del territorio dei Casali e a tal proposito Brancatelli aggiunge che è necessaria anche la collaborazione del Comune al fine di trovare soluzioni propositive usufruendo magari del cospicuo patrimonio immobiliare dismesso. Con i saluti e i ringraziamenti di Feminò si chiude il tavolo dei lavori, un tempo fecondo dedicato all’amore e alla passione della terra cui siamo custodi.

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