Nasce ufficialmente NOVAVOX. La nuova testata è stata registrata al Tribunale di Patti
Con decreto di accoglimento n. 10602/2025, depositato il 21 novembre 2025, il Tribunale di Patti ha iscritto nel Registro della Stampa la nuova testata giornalistica NOVAVOX.
Un passaggio formale ma decisivo, che sancisce l’ingresso ufficiale nel panorama dell’informazione di un nuovo soggetto editoriale: sarà anche una web-tv orientata all’approfondimento, ai contenuti tematici e a un giornalismo moderno, non generalista.
Novavox, dice Giuseppe Giddio, l’editore, sarà una nuova voce in un ecosistema che ha bisogno di pluralità
Per l’ing. Giuseppe Ustica, l’amministratore della nuova testata editoriale NovaVox, la nuova webtv nasce “In un momento storico in cui l’informazione vive trasformazioni profonde – tra sovraccarico digitale, disinformazione e crisi delle redazioni tradizionali – la nascita di una nuova testata non è mai un fatto marginale”.
NOVAVOX, si inserisce come voce aggiuntiva, con l’obiettivo dichiarato di contribuire alla pluralità dell’informazione, elemento fondamentale in una democrazia matura.
Il panorama locale, come quello nazionale, è infatti attraversato da una domanda crescente di: notizie verificate, contenuti autorevoli, analisi lontane dalle polarizzazioni, racconti del territorio che non trovano spazio nelle reti generaliste.
E questi afferma Massimo Scaffidi, il direttore della nuova testata sono tra gli obiettivi cardini del progetto che guarda lontano. In questa “nicchia” del mercato dell’informazione di qualità NOVAVOX intende collocarsi, fuori da ambiti territoriali. “Una web-tv che cerca uno spazio alternativo alla TV generalista” afferma il Direttore.
La scelta editoriale è chiara:
non replicare il modello della TV tradizionale, ma offrire un’informazione settorializzata, intelligente, costruita su misura del pubblico contemporaneo.
I canali tematici, già anticipati dalla redazione, punteranno su: approfondimenti su politica e amministrazioni locali; inchieste territoriali; contenuti sociali e culturali; format video brevi; podcast originali; interviste lunghe non “da palinsesto”; spazi per esperti, professionisti e associazioni; ma anche la raccolta dagli archivi di informazioni e documenti che parlano della storia e dei luoghi del territorio. È la direzione che già molte nuove realtà digitali in Italia stanno seguendo: creare un public service “alternativo”, più agile e libero da vincoli di ascolto e di share.
Podcast, format digitali e la logica del contenuto di qualità
NOVAVOX nasce nativamente digitale. Questo significa: costruire prodotti pensati per smartphone e tablet; adottare linguaggi rapidi e moderni; integrare video, audio e testo in un’unica piattaforma; sperimentare format trasversali e on-demand. Il ricorso al podcast – oggi uno degli strumenti più apprezzati dai giovani e dai professionisti – mira a portare sul territorio un modello che nel resto d’Italia cresce a doppia cifra.
Un progetto editoriale radicato nel territorio ma con visione ampia, che dice Massimo Scaffidi conterà sull’apporto e l’esperienza di “vecchie guardie” del giornalismo regionale, ma anche sui giovani che riempiranno la redazione grazie all’academy di formazione professionale dedicata appunto a creare nuovi comunicatori, tra tecnologia e linguaggi contemporanei.
Pur mantenendo un forte radicamento nel comprensorio, la testata si propone di dialogare con fenomeni più ampi: trend nazionali e regionali – temi economici e sociali – innovazione, cultura, ambiente ed i nuovi linguaggi della politica.. La registrazione al Tribunale rappresenta quindi non solo un passaggio tecnico, ma il simbolo di una struttura redazionale organizzata, riconosciuta e pronta a operare secondo le norme dell’ordinamento sulla stampa.
Giuseppe Giddio commenta ancora
“nelle prossime settimane organizzeremo la redazione operativa e incontreremo tecnici e giornalisti che vogliono scommettere su questo progetto”.
Il giornale infatti nel suo cronoprogramma editoriale conta di aprire i suoi spazi già nel gennaio del 2026.
L’arrivo di NOVAVOX in un panorama mediatico in continua evoluzione offre ai cittadini:
- nuovi punti di vista,
- nuove informazioni,
- nuovi strumenti per orientarsi.
In un periodo in cui la fiducia nei media è spesso messa alla prova, incrementare la diversità delle fonti è un valore aggiunto per tutta la comunità.










