Connettiti con noi

Cerca articoli o argomenti

Cultura

La lettera aperta al Ministro del Prof Aldo D. Ficara citata dal Corriere della Sera diventa un racconto immaginario ambientato a Messina

Nel cuore di Messina, tra le aule austere del Liceo Classico “Empedocle”, è nata una storia immaginaria

Nel cuore di Messina, tra le aule austere del Liceo Classico “Empedocle”, è nata una storia immaginaria che ha saputo scuotere le fondamenta del sistema scolastico italiano: quella de “La grande Mutineria orale”. Non un semplice racconto di ribellione giovanile, ma un inno al dissenso costruttivo e alla forza trasformativa del silenzio, una narrazione che prende forma e risonanza a partire da un importante dibattito già in corso.

La genesi di questa “mutineria” è intrinsecamente legata alle discussioni sul futuro dell’Esame di Stato, in particolare alla lettera aperta al Ministro dell’Istruzione del Professor Aldo Domenico Ficara, pubblicata sul Corriere della Sera. In quel saggio, il Professor Ficara aveva sollevato una questione cruciale: la necessità di modificare l’Esame di Stato per evitare la possibilità che gli studenti, una volta raggiunta la sufficienza tra crediti e prove scritte, potessero rifiutare la prova orale. Il titolo stesso, “La grande Mutineria orale”, prende spunto da queste iniziative e riflessioni, sebbene il racconto esplori le motivazioni più profonde e ideali di un gesto che, pur ispirato da un contesto di “non giustificabilità” secondo alcuni principi, si rivela un potente atto di protesta. È fondamentale evidenziare, infatti, che gli studenti sono legalmente tenuti a sostenere le prove orali, rendendo la loro azione un chiaro gesto di contrarietà e disobbedienza civile.

Il racconto breve “La grande Mutineria orale” scritto dal Prof Ficara è stato pubblicato su Amazon Kindle, rendendolo accessibile a un pubblico ampio e contribuendo a diffondere la sua potente e ispiratrice narrazione.

“La grande Mutineria orale” è più di un semplice racconto breve; è un monito potente su come il coraggio di pochi, espresso attraverso un silenzio assordante e un comportamento in aperta contrarietà alle norme stabilite, possa innescare un cambiamento profondo e duraturo. Un cambiamento che fa della scuola non solo un luogo di apprendimento, ma un fertile terreno di crescita e di cittadinanza attiva, dove la voce – anche quando si manifesta nel silenzio e nella disobbedienza strategica – può davvero fare la differenza.

Di seguito la descrizione del racconto come scritto su Amazon: Nel Liceo Classico “Empedocle” di Messina, la tensione per la prova orale della maturità è palpabile. Quando la brillante studentessa Sofia Bianchi viene messa in difficoltà da un’interrogazione capziosa del severo professor Severi, Marco Rossi, il carismatico rappresentante d’istituto, lancia un’idea audace: rifiutarsi di sostenere l’esame orale. Non è un atto di pigrizia, ma una protesta ponderata contro un sistema scolastico percepito come rigido e ingiusto. La classe, dopo un’iniziale incredulità e le obiezioni pragmatiche di Giulia Verdi, decide di agire. La mattina degli orali, uno dopo l’altro, i venticinque studenti della V A si presentano davanti alla commissione, dichiarano le loro motivazioni e poi rimangono in silenzio, rifiutandosi di parlare.

Clicca per commentare

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

LEGGI ANCHE

Cultura

Nella “casa della memoria”, nel luogo in cui sono conservate e resi fruibili i tesori della Nobile città di Messina

Attualità

Domenica 9 novembre, nell'ambito della Kermesse "Forti d'Autunno", è prevista la Giornata della Cultura della Terza Municipalità "Mino Licordari"

Cultura

La musica come nutrimento e ispirazione per l’immagine

Advertisement

Copyright © 2024 | Testata giornalistica on-line d'informazione | Registrazione Tribunale di Messina n.12/2002 | P.I. IT02680760838 | Direttore Editoriale: Lillo Zaffino | Direttore Responsabile: Dario Buonfiglio