Alle 17.30 sul sagrato della Chiesa Madre di Gesso ci attendevano Salvatore Grosso e Tonino Macrì accogliendoci con sinceri onori di casa. Ci siamo incamminati per le vie del borgo in salita, fra palazzi bugnati case affiancate e chiese in disuso, tante chiese. Sull’uscio, con la porta spalancata, una robusta sedia sosteneva la signora intenta nel suo lavoro, un passatempo di fili colorati che dall’alto in basso traforavano la tela, nel piccolo telaio. Giunti alla sede dell’incontro, ospiti dell’associazione “Rinascita Gesso”, radunati attorno al tavolo ovale si è reso omaggio a due importantissime personalità ibbisote dei secoli trascorsi: Antonio Fermo e Onofrio Gabrieli. Tutte le congregazioni intitolate a “Gesù e Maria”, sparse a Messina e provincia sono sorte, dal “prototipo” ideato da Antonio Fermo di Gesso nel 1599. Il grande pittore Onofrio Gabrieli si annovera pagine di studi e critiche sugli annali della storia dell’arte. La giovane Desirè dà voce a una breve descrizione scritta nei suoi appunti di viaggio, nel 1907, dallo storiografo Gaetano La Corte Cailler nei quali elenca tutte le opere d’arte, di insigni artisti, presenti nel prezioso villaggio compresi i tesori oggi scomparsi a causa dell’incendio di inizi 900. Ai presenti è stato rinnovato l’invito scaturito dal primo incontro a Castanea ovvero di:
segnalare alla Pro Loco, con breve scheda storico-fotografica e identificazione del sito, beni culturali de villaggio che necessitano interventi di consolidamento e tutela così da poter inoltrare e attenzionare il tutto agli organi preposti;
far pervenire elenco di pubblicazioni (libri, articoli di giornale, ecc. ecc.) che raccontano la storia del villaggio così da rendere nota a tutti attraverso il sito istituzionale per riscoprire cosa ci accomuna;
di essere attori protagonisti e “custodi” del territorio con azioni dirette rivolte principalmente agli stessi abitanti del luogo.
È emerso subito che è necessaria un’alfabetizzazione collettiva sull’importanza dei beni culturali iniziando un dialogo appassionato con i bambini e i ragazzi. Frank Campanella insieme a tutti gli “ibbisoti” ci catapultano in un passato non tanto lontano ricordando tradizioni che vivono nel ricordo quali la processione del 25 marzo che da Gesso muoveva verso la chiesa di campagna dell’Annunziata nel torrente Gallo al termine della quale veniva piantato un albero, la benedizione degli animali sostitiuti oggi dei mezzi meccanici nel giorno della festa del Santo patrono Antonio Abate, il “processo a Carnevale”, processo già sentenziato che si concludeva il martedì grasso con lo scaraventare del pupazzo, carnevale, dal burrone, le escursioni fuori dall’abitato verso la chiesa del Tonnaro, Orto Liuzzo e Divieto. Due ore di condivisione di un “sapere” non scritto e che il racconto col cuore lo ha reso vivo ai nostri occhi. Con orgoglio e amore per Gesso hanno raccontato ancora della santa presenza di Annibale Maria di Francia che veniva in villeggiatura vicino a convento dei Paolotti, delle numerose aie sparse appunto nei luoghi ventosi, del ritrovamento di una statua della Madonna vicino la vecchia ferrovia, il prestigioso appuntamento degli anni 60 “Rassegna voci nuove” selezione che apriva le porte per “Castrocaro” e infine per il Festival di Sanremo. Oggi con la festa identitaria di Sant’Antonio, che sfida i secoli, sempre nel mese di agosto migliaia di visitatori raggiungono Gesso per due importanti eventi: “Ibbisu Village fest” e “Rassegna Popolare Ibbisota”. In primavera con scadenza settimanale è prevista una visita guidata per ogni villaggio che dovrà interessare in primo luogo gli abitanti e gli stessi in sinergia con questa sezione della Pro Loco programmeranno per tempo le modalità. Nel frattempo, sempre per ogni villaggio, si andranno a trovare bambini e ragazzi nei luoghi di aggregazione, chiedendo supporto alle parrocchie, e insieme agli operatori sociali del luogo si comincerà a raccontare l’importanza del “bene” posseduto. Infine, prima di dicembre, sarà pubblicata una piccola guida dell’intero territorio corredata da illustrazioni, storia, attrattive turistico-culturali-gastronomiche con informazioni su tutti i servizi connessi (ristoranti, residence, B&B, farmacie, bar ecc. ecc.). Per i contenuti della stesura di quest’ultima saranno coinvolti tutti i “custodi” e si formerà un’equipe di redazione alla quale chiunque può farne parte. Dopo questa prima pubblicazione si procederà a stilare una brochure dettagliata per singolo villaggio: Castanea, Gesso, Salice, Le Masse e Le Marine. Infine, fra le comunicazioni, il presidente Feminò e Quartarone informano che per giorno 29 ottobre la Pro Loco ha organizzato un tavolo di lavoro con tutte le Istituzioni preposte ai Beni Culturali (Regione, Comune, Sovrintendenza, Museo, Università, Curia, Provveditore, Carabinieri) presso il Museo Accascina di Messina per offrire la disponibilità della stessa a sostegno del loro ufficio. Il prossimo appuntamento fra i “Custodi dei Casali dei Peloritani” è fissato alle ore 18.00 a Massa Santa Lucia presso l’A.S.D. Massa Santa Lucia, ex scuola.
