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Cultura

Biennale d’Arte di Messina. tanti gli artisti che hanno deciso di donare le proprie opere

Al teatro Vittorio Emanuele l’opera pittorica “Trittico degli spiriti” di Emmanuel Hendrix e la scultura “La vita segreta delle pere” di Alena Andreeva

Molti artisti che hanno partecipato alla I Biennale d’Arte di Messina, vista la rilevanza che l’evento artistico ha avuto anche a livello nazionale, hanno deciso di donare le proprie opere alla Biennale in modo tale che possano continuare a essere valorizzate in altre esposizioni, indipendentemente da questo importante evento artistico che si concluderà tra qualche settimana. <<Sono molto contento del successo che ha ottenuto e sta ottenendo la I Biennale d’Arte – ha sottolineato Gianfranco Pistorio, presidente della manifestazione artistica e culturale. Oltre 25mila sono stati i visitatori che finora hanno preso parte alle varie esposizioni, dislocate in diverse location costituendo un vero e proprio palcoscenico diffuso in cui arte e opere architettoniche hanno “dialogato” tra loro. Diversi artisti – ha aggiunto – ci hanno contattato per donare la propria opera e farla diventare parte della collezione personale della “Biennale” che sfocerà in un progetto espositivo volto alla creazione di una galleria permanente cui farà capo la “Biennale d’Arte”>>. Queste le opere che faranno parte del progetto espositivo permanente ancora in progress e che, al momento, sono esposte nei vari siti istituzionali della città, fatta eccezione per due artisti che doneranno opere diverse da quelle attualmente in mostra. A palazzo Zanca le fotografie “Sussurri del mare” di Adele Ferrara; “L’abbandono” di Miriam Macrì; “Processione di San Giovanni a Ragusa” di Francesco Minniti. A palazzo dei Leoni le opere pittoriche di Antonio Gaudioso, che però donerà un’opera diversa da quella in esposizione e “Blue Perspective” di Giovanni Primo Greco e la scultura “La sorgente dell’eternità” di Sandos. Alla Camera di Commercio le opere pittoriche “The message in a bottle” di Francesco Recupero; “Umanità ferita” di Pierangela Bascone; “Astrazione stratificata” di Alessandro Botti; “Map” di William Mark Zanghì e “Pietà Palestinese” di Luca Arena. Alla chiesa dei Catalani la pittura di Francesco Logoteta, che donerà un’opera diversa da quella in esposizione e “Introspezione” di Elio Ruffo. Al teatro Vittorio Emanuele l’opera pittorica “Trittico degli spiriti” di Emmanuel Hendrix e la scultura “La vita segreta delle pere” di Alena Andreeva.

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