La Procura generale di Messina ha presentato un nuovo ricorso per Cassazione contro il patteggiamento di Giuseppe Calafiore nell’ambito delle vicende riguardanti il cosiddetto Sistema Siracusa. È la seconda volta che accade: la prima sull’accordo in continuazione a 11 mesi, adesso sul patteggiamento a 10 mesi. E non poteva essere altrimenti. A firmarlo, stavolta, il sostituto procuratore generale Santi Cutroneo che riprende, per sommi capi, il concetto espresso dal primo collega di Messina, Felice Lima, parlando di “una delle più gravi ed estese corruzioni sistemiche mai realizzate in Italia”. Prima di entrare nel merito del ricorso, è bene rifarsi alle parole dell’avvocato Davide Bruno, che in rappresentanza del Comune durante l’ultima requisitoria dello scorso venerdì ha posto un quesito sostenendo come questo processo possa essere un’occasione persa per fare luce sui fatti che hanno caratterizzato gli ultimi anni. Anche perché lo scorso 25 maggio l’avvocato Giuseppe Calafiore è tornato in aula a Messina dopo l’annullamento del patteggiamento di 11 mesi e ha patteggiato 10 mesi e 4 giorni.
