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Cronaca

Materiale di risulta provenienti dagli scavi del raddoppio ferroviario Messina-Catania,l’associazione di volontariato #isamupubbirazzu chiede chiarimenti

“Che sia un ente terzo a dirci come stanno le cose!”

A seguire la nota a firma di  Alessandro Brigandì  Presidente dell’Associazione “#isamupubbirazzu”;
L’associazione di volontariato #isamupubbirazzu giorni fa ha presentato un’istanza di accesso agli atti inerente il materiale di risulta provenienti dagli scavi del raddoppio ferroviario Messina-Catania depositata presso ex binari deposito FS della stazione di Contesse Villaggio U.N.R.R.A. CASAS, assistita dal consulente legale l’Avv.to Annalisa Giacobbe.
“La nostra associazione ha come scopo sociale anche la tutela dell’ambiente e del territorio; venuti a sapere, unitamente ad altri residenti, che l’ex deposito FS di Contesse-Villaggio U.N.R.R.A. CASAS sia ancora oggi utilizzato per lo stoccaggio di ingenti quantitativi di materiale di risulta proveniente dalle perforazioni della talpa nel tratto Giampilieri Fiumefreddo. Nel periodo in cui sono stati avviati i predetti scavi (inizio 2024) è insorta una gravissima problematica, di risonanza anche giornalistica, in ordine alla caratterizzazione del materiale di risulta in quanto riscontrato nello stesso la presenza di una quantità di arsenico superiore ai limiti di legge; la vicenda ha determinato nel Comune di Nizza di Sicilia in cui è ubicato il cantiere. Ci fu un periodo di stop in quanto la Procura sequestrò il sito; sembrerebbe, pertanto, che il materiale di risulta proveniente dal predetto cantiere, in quell’occasione trasportato e stoccato in ingentissime quantità presso un’area, come detto, ubicata nel Villaggio di Contesse del Comune di Messina, possa essere ancora oggi contaminato dalla presenza di arsenico oltre i limiti di legge; abbiamo saputo che la stessa RFI, attraverso azienda privata specializzata, abbia effettuato analisi ambientali ma, no per la non fiducia, un’azienda che deve essere controllata da un ente terzo specializzato (ARPA, A.S.P.) può concedersi la libertà di autocontrollarsi?
Il trasporto del predetto materiale avviene con camion che attraversando, sia durante le ore diurne che notturne, l’abitato di Contesse, rilascia durante il trasporto la perdita nell’aria di notevoli quantità di polveri che si andavano a depositare in aree di proprietà privata e pubblica quali terrazze, balconi, strade ecc.; la gente è stufa e preoccupata di tale situazione che ha creato grande allarme sociale e la necessità per molti abitanti e cittadini della zona di avere contezza circa le modalità, la caratterizzazione ed il deposito di tale trasporto sia per la salute pubblica che di quella personale di ciascuno degli abitanti della zona di interesse.
Abbiamo allegato più 300 firme di gente che chiedono certezza circa la presenza dell’arsenico e/o di qualsiasi altra sostanza pericolosa.
Nel 2024 partecipai come uditore ad un consiglio comunale dove hanno partecipato rappresentanti del Comune, dell’Arpa Sicilia e dell’Asp di Messina e nel corso della quale però non è stato possibile avere certezza di alcuna documentazione concernente il suddetto trasporto e stoccaggio del predetto materiale di scavo e della sua caratterizzazione nonché, soprattutto, dei livelli di
arsenico in esso presenti pur trattandosi di materiale proveniente da quegli stessi cantieri in cui era stato riscontrato il superamento, nelle acque, dei livelli di legge di arsenico, con grave rischio per la salute pubblica e privata.”
 
L’associazione ha indirizzato le seguenti richieste al Ministero dell’Ambiente, all’Osservatorio Ambientale tratta Giampilieri-Fiumefreddo, RFI, FS, Presidenza della Regione Siciliana, ARPA Sicilia; A.S.P. Messina, Sua Eccellenza il Prefetto della Provincia di Messina, e per conoscenza al Comune di Messina in persona del Sindaco:
la documentazione comprovante la individuazione catastale e l’esatta delimitazione fisica del deposito del materiale di risulta trasportato ed ivi stoccato in località Contesse di Messina e proveniente dai cantieri del raddoppio ferroviario della Riviera Ionica cui sono in corso i lavori degli scavi e perforazioni per i lavori del tracciato;
 la documentazione da cui risulta l’individuazione del Responsabile di tale area di stoccaggio e deposito di Contesse;
la documentazione concernente i trasporti effettuati del materiale di risulta stoccato a Contesse da cui risultino gli accessi all’area di deposito, la provenienza, la natura, la quantità e destinazione di tale materiale;
la documentazione riguardante le analisi e indagini del materiale trasportato e stoccato a Contesse da cui poter evincere in particolare la presenza o meno ed i relativi quantitativi di arsenico presenti nel predetto materiale di risulta;
la documentazione tecnico- amministrativa che ha disposto il trasporto e lo stoccaggio del predetto materiale presso l’area di Contesse ed il Responsabile di tale procedimento;
la documentazione da cui risulti la proprietà dell’area di Contesse in cui è stoccato il predetto materiale;
le autorizzazioni e nulla osta rilasciate per l’utilizzo dell’area in questione, ubicata a Contesse di stoccaggio e deposito del predetto materiale;
la documentazione da cui risulti che l’area di Contesse oggetto del deposito del ridetto materiale rientri tra quelle del cantiere per il raddoppio ferroviario da cui il materiale proviene;
l’eventuale documentazione con cui l’ASP e l’Arpa hanno preventivamente o anche successivamente proceduto alle analisi e verifica della caratterizzazione del materiale di scavo depositato nella suddetta area di Contesse ed i relativi risultati biologici.
“ Abbiamo messo in evidenza e chiesto gentilmente che la questione venga considerata come priorità urgentissima stante anche la situazione di grave pericolo per la salute pubblica e privata.
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