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Cronaca

La Procura di Messina ha avviato una nuova inchiesta sulla morte di una donna di 90 anni al Papardo. Chiarimento della Direzione Sanitaria

La Direzione Strategica si riserva di dare seguito ad ogni intervento a tutela dell’Azienda

La Procura di Messina ha avviato una nuova inchiesta sulla morte sospetta di una donna di 90 anni, deceduta nei giorni scorsi all’ospedale Papardo. 
 L’inchiesta è stata aperta in seguito a un esposto presentato dai familiari della paziente.
 Su disposizione dei magistrati, la salma della donna è stata sequestrata per consentire gli accertamenti del caso, inclusa l’autopsia, al fine di determinare le cause esatte del decesso ed eventuali responsabilità mediche.  La donna era ricoverata nel reparto di Ematologia dell’ospedale. Questo caso si inserisce in un contesto più ampio di diverse altre indagini per morti sospette che hanno interessato l’ospedale Papardo nell’ultimo periodo, in particolare per presunte infezioni e inefficienze in alcuni reparti come la cardiochirurgia.  Le indagini sono attualmente in corso per chiarire e fare luce sulla dinamica dei fatti.

La Direzione Sanitaria fa luce sul decesso della paziente di 90 anni

In relazione alle notizie apparse sulle testate giornalistiche relativamente al decesso della paziente di 90 anni ricoverata presso l’UOC Ematologia, il Direttore della Struttura, Dr. Donato Mannina esprime di seguito le dichiarazioni chiarificatorie in merito alla vicenda.

Il Dr. Mannina dichiara che: “L’evento non ha assolutamente nulla di sospetto, ma ha rappresentato l’evoluzione naturale di una oncoemopatia maligna altamente aggressiva che, in un paziente anziano, nel caso specifico novantenne vissuta più di un anno dalla diagnosi, consente in media una sopravvivenza di pochi mesi”.

“In considerazione dell’età avanzata – afferma il Direttore del Dpt Oncoematologico – i parenti erano stati più volte e ampiamente informati sul fatto che la recidiva di leucemia non lasciava alcuno spazio terapeutico. Erano a conoscenza che l’exitus sarebbe avvenuto a breve per fattori concomitanti alla patologia di base, come avviene in buona parte dei casi di leucemia refrattaria. Per tale ragione gli venne anche proposto un percorso di transizione con cure a domicilio o in hospice”.

La Direzione Strategica si riserva di dare seguito ad ogni intervento a tutela dell’Azienda.

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