“Non ci sono soltanto i circa 500 lavorati dei cantieri di servizio a reclamare le loro spettanze visto che non hanno ancora ottenuto quelle del mese di dicembre, ma adesso anche i 34 direttori dei cantieri sono a ferri corti per il mancato rispetto di una convenzione sottoscritta con Palazzo Zanca!”
Il consigliere comunale Libero Gioveni, capogruppo di Fratelli d’Italia, porta alla luce una vicenda che potrebbe incidere negativamente sulle casse dell’Ente e per questo ne chiede l’immediata definizione.
In data 30 dicembre 2020 – spiega Gioveni – era stata stipulata idonea convenzione tra il Comune di Messina ed il Collegio dei Geometri della Provincia di Messina con la quale, a seguito dell’avvio dei cantieri di servizio, veniva applicata una scontistica sulle attività dei direttori di cantiere pari al 30% della normale prestazione giornaliera prevista.
A seguire, nel mese di febbraio 2021 – prosegue il consigliere – venivano sottoscritti regolari Disciplinari di Incarico coi professionisti aderenti, all’interno dei quali era previsto il pagamento di un acconto pari al 50% del dovuto dietro emissione di regolare fattura al compimento del 30° giorno lavorativo, seppur soltanto il 26 settembre scorso, nonostante fosse stata predisposta a giugno una proroga di incarico da parte del Comune nei confronti degli stessi professionisti per il proseguimento delle attività di direttore di cantiere per l’anno 2022, era stato possibile avviare i singoli cantieri a causa di ritardi non meglio definiti.
I termini previsti contrattualmente all’interno della convenzione per il pagamento della quota di acconto pari al 50% del dovuto e dietro emissione di regolare fattura – precisa l’esponente di FdI – decorrevano a partire dalla prima decade di novembre, purtuttavia solo a fine novembre i professionisti incaricati avevano ricevuto l’autorizzazione da parte dell’Ente ad emettere la prima fattura di acconto, ben oltre venti giorni dopo la scadenza del pagamento!
Ebbene, il risultato è che ad oggi nessuno dei 34 direttori di cantiere ha percepito alcun corrispettivo economico, con la conseguenza che qualora qualcuno di essi o addirittura la totalità dovesse avviare una procedura legale nei confronti del Comune di Messina, decadrebbe l’accordo stipulato con i vari ordini professionali e la scontistica prevista all’interno dei vari Disciplinari, causando un sicuro danno alle casse comunali.
Sarebbe pertanto auspicabile – conclude Gioveni – oltre per scongiurare un aggravio di spesa per Palazzo Zanca, anche per onorare l’impegno dei 34 direttori di cantiere che nonostante il mancato rispetto della convenzione dal fronte Palazzo Zanca hanno portato regolarmente a termine il loro mandato in considerazione dell’importante impatto sociale che caratterizzava i cantieri nei confronti di tanti disoccupati, poter definire con la massima urgenza tutti i pagamenti di questi professionisti, compresa naturalmente l’ultima tranche da versare ai 500 lavoratori rimasti ancora a bocca asciutta.