- L’insabbiamento continua a causare problemi all’approdo di Tremestieri, limitando le operazioni a un solo scivolo, quello destinato ai mezzi commerciali.
- Impatto sul traffico:La chiusura dello scivolo sta causando un afflusso maggiore di mezzi pesanti nel centro di Messina, aggravando la situazione del traffico.
- Interventi bloccati:Nonostante il dragaggio sia stato affidato, la Regione Siciliana deve ancora autorizzare i lavori, bloccando di fatto l’intervento.
- Necessità di autorizzazioni:Le operazioni di rimozione delle sabbie, necessarie per ripristinare l’operatività completa dell’approdo, sono bloccate in attesa dell’approvazione da parte dell’Assessorato regionale all’Ambiente e Territorio
La nota della UIl
“Convocato dal Commissario avv. Francesco Rizzo, si è tenuta mercoeld’ 24 giugno la seduta dell’Organismo di partenariato dell’Autorità di sistema portuale dello stretto che, su nostra sollecitazione nonché di altre autorevoli personalità, ha affrontato la questione, atavica ed inaccettabile, dei pesantissimi ritardi che sta subendo, da parte dell’assessorato al territorio e ambiente della regione siciliana, l’iter autorizzativo del dragaggio del porto di Tremestieri. Come noto, a seguito della mareggiata di molti mesi fa che ha provocato l’insabbiamento e l’inutilizzo di uno dei due scivoli, l’infrastruttura di Tremestieri opera a mezzo servizio con le nefaste conseguenze che si stanno ripercuotendo sulla città di Messina. Infatti, la città è sempre più invasa dai tir che scorazzano nel centro urbano con le gravi problematiche che impattano sulla sicurezza dei cittadini. Contestualmente il perdurare di questa situazione rischia di provocare pesanti conseguenze sul tema del lavoro e della tenuta occupazionale dei lavoratori marittimi e portuali impegnati a Tremestieri. La riunione svolta presso l’Adsp dello stretto ha evidenziato l’estrema lentezza della burocrazia regionale che, incredibilmente, tratta questo dirimente tema che riguarda l’ingresso in Sicilia alla stregua di una banale pratica di autorizzazione ambientale. Tutto ciò non è più tollerabile ed è indispensabile avere tempi rapidissimi per consentire l’indifferibile dragaggio del porto di Tremestieri” lo hanno affermato Ivan Tripodi, segretario generale Uil Messina, e Antonino Di Mento, segretario generale Uiltrasporti Messina.
“In questo quadro fortemente preoccupante emergono l’assenza ingiustificata e l’assordante silenzio del sindaco di Messina Federico Basile, il quale non proferisce parola e non ha assunto alcuna iniziativa per affrontare questa emergenza: sembra che la questione non lo riguardi minimamente, nonostante la città è quotidianamente sempre più in ginocchio e ostaggio dei mezzi pesanti. Pertanto, preso atto della fase di stallo caratterizzata da pastoie burocratiche senza fine, siamo giunti alla conclusione che non possiamo aspettare gli eventi passivamente. In tal senso, invitiamo la Sig.ra Prefetto di Messina dott.sa Cosima Di Stani, notoriamente sensibile alle problematiche del nostro territorio, ad assumere un’iniziativa forte e tangibile poiché ci sono tutte le condizioni per considerare la vicenda della parziale chiusura del porto di TYremestieri alla stregua di un serio problema di ordine pubblico. Auspichiamo, quindi, che la Prefettura di Messina convochi un Tavolo interistituzionale che veda anche il coinvolgimento delle parti sociali al fine di risolvere definitivamente la problematica del dragaggio del porto di Tremestieri: una soluzione chiara e definitiva che eviti il ripetersi di questo vergognoso stillicidio che si sta giocando sulla pelle di una città intera (deve proprio scapparci il morto?) e dei lavoratori dell’infrastruttura portuale” hanno così concluso Ivan Tripodi e Antonino Di Mento.










