A seguire la nota del Capogruppo FdI Libero Gioveni e del presidente della 3^ Municipalità Alessandro Cacciotto:
“Se per la struttura commissariale al Risanamento 130 famiglie in cui siano presenti soggetti fragili sono troppe nell’ottica di evitare le assegnazioni a macchia di leopardo, che si proceda almeno con i casi sanitari più gravi!”
E’ questa la proposta del consigliere comunale Libero Gioveni, capogruppo di Fratelli d’Italia e del Presidente della terza Circoscrizione Alessandro Cacciotto, che intendono portare all’attenzione del neo sub Commissario Santi Trovato, ossia la possibilità di rivalutare almeno i cosiddetti “fragilissimi”, cioè quei nuclei in cui vi siano soggetti con Legge 104/92 art. 3 comma 3 o al massimo con invalidità del 100%.
Non conosciamo esattamente quanti casi di “fragilissimi” siano ancora rimasti – evidenziano Gioveni e Cacciotto – ma riteniamo senza mezzi termini che almeno queste categorie, specialmente se vi siano all’interno dei minori, vadano nuovamente reinserite.
Peraltro – spiegano i due esponenti di Fratelli d’Italia – l’idea originaria dell’ex sub Commissario Scurria era quella di considerare soprattutto, appunto, i “fragilissimi”, ai quali poi in corso d’opera si sono aggiunti altri soggetti con condizioni invalidanti meno gravi.
E’ ovvio – proseguono il capogruppo e il presidente della Municipalità – che se si considera la scadenza della legge che ha concesso i poteri al Commissario non troppo lontana, l’urgenza dell’ing. Trovato di dover cancellare le tante favelas del territorio lo ha probabilmente indotto a cambiare strategia, ma nello stesso tempo non si possono lasciare con un pugno di mosche in mano famiglie che, anche con verifiche già effettuate dalla polizia municipale, si ritrovano catapultate in altre graduatorie che certamente presupporranno tempi molto ben più lunghi.
Chiediamo quindi al sub Commissario Trovato – concludono Gioveni e Cacciotto – di rivalutare almeno in parte l’ordinanza, reinserendo i soggetti “fragilissimi” nelle prossime assegnazioni abitative.
In merito all’ordinanza n°1 del 2025 il sub commissario al risanamento delle baraccopoli di Messina, l’ingegnere Santi Trovato intende chiarire alcuni aspetti sottolineando come il provvedimento non azzera, né revoca alcun elenco di nuclei familiari con soggetti fragili e fragilissimi. Nell’assegnazione degli alloggi inseriti nella procedura di velocizzazione dello sbaraccamento dei lotti e sub lotti funzionali viene ribadita la priorità per i soggetti con patologie gravi.
Pertanto non vi è stato alcun cambiamento di regole, ma l’applicazione di quanto previsto dalla legge speciale rispetto ai compiti attribuiti al commissario all’art.11 ter, vale a dire le attività “ di demolizione, rimozione, smaltimento e conferimento in discarica dei materiali di risulta, il risanamento, la bonifica e la riqualificazione urbana e ambientale delle baraccopoli di Messina ”.
Ad ulteriore conferma delle priorità per i soggetti fragili/fragilissimi il sub commissario ha trasmesso una nota di chiarimento al soggetto attuatore ArisMe ed al sindaco di Messina.
Nella gestione dell’assegnazione degli alloggi, competenza che era e resta in capo al Comune di Messina, il soggetto attuatore (ArisMe) dovrà rispettare le seguenti priorità:
1-invalido civile al 100% con indennità di accompagnamento (legge 1 febbraio 1980)
2-invalidità civile al 100%
3-beneficiario dell’art. 3, comma 3, legge 104/92
I soggetti risultanti in altre categorie di disabilità saranno da considerare in regime ordinario.
In base alle priorità individuate dalla sopra citata nota di chiarimento attualmente vi sarebbero 7 nuclei familiari con persone invalide civili al 100% con indennità di accompagnamento, 20 famiglie con invalidi civili al 100% e infine 16 con soggetti beneficiari dell’art.3, comma 3, legge 104/92. Sono quindi in totale 43 i nuclei familiari per i quali si procederà con priorità all’assegnazione degli immobili, in base al lotto o sub lotto funzionale di risanamento da demolire individuato in sinergia con il Comune di Messina.
Il sub commissario Santi Trovato evidenzia come lo sbaraccamento sia un percorso che esclusivamente con la condivisione ed il pieno coinvolgimento di tutti i soggetti che ne hanno competenza potrà portare ad una risoluzione positiva di un problema che grava su Messina come un macigno: occorre risanare tutti i restanti 65 ambiti restituendo dignità e decoro alle 1600 famiglie che ancora vivono nelle baracche.
Nota Uil
“Premesso che l’azione di risanamento e la fine della vergogna planetaria chiamata baracche deve proseguire con assoluta celerità ed è, pertanto, inopportuna qualsivoglia “guerra” tra persone sfortunate, siamo assolutamente persuasi che la nuova razionalizzazione dei criteri relativi all’assegnazione degli alloggi che esclude la priorità alle famiglie con soggetti fragili, decisa dal neo sub-commissario per il risanamento ing. Santi Trovato, è sbagliata e rappresenta un passo indietro rispetto ad una rodata e funzionante procedura utilizzata fino alla data odierna sotto la gestione dell’avv. Scurria” lo ha dichiarato Ivan Tripodi, segretario generale Uil Messina.
“Pertanto, auspichiamo che l’ing. Trovato, persona nota per il suo garbato equilibrio, riveda questa procedura e rimetta al centro le persone fragili e fragilissime che, vivendo pesanti situazioni di oggettiva difficoltà, devono opportunamente avere la priorità nell’assegnazione dei nuovi alloggi. Si tratta di una questione di semplice buon senso coniugata con la necessaria umanità che, a nostro avviso, dovrebbe guidare tutte le Istituzioni, specie in vicende dai risvolti socialmente drammatici come quella delle baracche messinesi” ha così concluso Ivan Tripodi.
