La cyber community dei monfortesi nel mondo festeggia gli ottant’anni dalla liberazione dell’Italia dal nazifascismo e l’eroismo del capitano Mario Minici, papà di un suo socio.
Ottantott’anni l’Italia veniva liberata dall’occupazione nazifascista. Nel cimitero di Monforte San Giorgio, piccolo centro nel cuore dei Peloritani è sepolto il generale Mario Minici, che per amor di patria con alta lucidità e senso del dovere, decise di partecipare alla guerra di liberazione. La Cyber Community dei monfortesi nel mondo si onora di avere tra i suoi soci il figlio Eugenio.
L’allora cap. Mario Minici fu assegnato al 21° Reggimento Fanteria che faceva parte del Gruppo di combattimento “Cremona” agli ordini del Generale Clemente Primieri. Del Gruppo facevano parte partigiani toscani, romagnoli e marchigiani. Tutti indossavano l’uniforme alleata inglese, ma con la striscia tricolore e il loro emblema, la spiga, sul braccio sinistro. Nell’aprile 1945 , ottant’anni fa, fu ordinato loro di avanzare attraversando vari corsi d’acqua e in particolare del fiume Senio. Di fronte c’era il 76° Panzer Corp tedesco. Il 10 aprile, con l’appoggio delle artiglierie italiana e britannica, il Gruppo ebbe ragione della resistenza tedesca e occupò Fusignano e Alfonsine; il 12 aprile raggiunse il fiume Santerno. Nonostante la ferrea difesa tedesca, il fiume venne attraversato il giorno seguente.
Il “Cremona “ avanzò poi su Portomaggiore, superò le Valli di Comacchio e occupò Codigoro. Il 24 aprile liberò Ariano Polesine, Adria e poi forzato il ponte di Cavarzere raggiunse il 29 aprile Venezia tra l’entusiasmo della popolazione
Il cap. Minici ebbe un comportamento eroico in tutte queste operazioni tanto che meritò una medaglia d’argento al valor militare nelle cui motivazioni si legge tra l’altro: “comandante di compagnia fucilieri sapeva in breve periodo di tempo trasfondere nei suoi uomini la sua stessa fede e lo stesso su ardore. Nella lotta contro il secolare nemico in più occasioni dava prova di ardimento e sprezzo del pericolo”. La Giorgetta – Alfonsine – T. Santerno -Strada Reale, 10 – 13 aprile 1945.
Il suo intelligente eroismo suscitò anche l’ammirazione dei vertici militari inglesi che lo insignirono di una medaglia al valore.
Quindi abbiamo a Monforte le spoglie mortali di un eroe della guerra di liberazione e di questo dobbiamo andare fieri
Guglielmo Scoglio
Foto allegate: Foto del Cap. Minici (1945)












 
				 
				 
				 
				 
				 
				 
				