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L’evento Halloween nella ex chiesa di S. Maria Alemanna a Messina, per Legambiente dei Peloritani violate le norme

Non era stato autorizzato dalla Soprintendenza, passaggio questo che è obbligatorio per qualsiasi uso di beni pubblici sottoposti a vincolo,

Violazione di norme, opacità su criteri di selezione dei concessionari e procedure di assegnazione: la denuncia all’incontro pubblico organizzato a Messina da Legambiente dei Peloritani e curato dalla storica dell’arte Silvia Mazza. Federconsumatori annuncia segnalazione all’AGCM L’evento Halloween del 31 ottobre scorso nella ex chiesa di S. Maria Alemanna a Messina non era stato autorizzato dalla Soprintendenza, passaggio questo che è obbligatorio per qualsiasi uso di beni pubblici sottoposti a vincolo, come è il caso del monumento gotico. Malgrado questo il Comune ha tirato dritto consentendone la realizzazione. È ciò che è emerso nel corso della tavola rotonda organizzata da Legambiente dei Peloritani nel Salone degli Specchi della Città Metropolitana di Messina, curata dalla storica dell’arte e giornalista Silvia Mazza, che già aveva sollevato il caso sulla rivista “Finestre sull’arte”. Non è una vicenda isolata. Nonostante il richiamo dell’organo preposto alla tutela, appena qualche giorno dopo, il 7 novembre, si è tenuto anche un altro evento e un altro ancora si terrà il 18 di questo stesso mese. Una prassi “allegra” con un lungo elenco di precedenti negli anni. Nel corso dell’incontro sono emerse possibili violazioni normative; opacità su criteri di selezione dei concessionari e poca trasparenza delle procedure di concessione, oltre a una sbalorditiva discrezionalità nella gestione del patrimonio pubblico. “L’importanza di preservare il patrimonio non solo nella sua consistenza materica – ha osservato Silvia Mazza – ma anche in quanto portatore di valori immateriali, è sancita anche dal Codice Penale (come riformato nel 2022 col nuovo titolo VIII-bis) che, all’art. 518-duodecies, prevede che chi ‘destina beni culturali a un uso incompatibile con il loro carattere storico o artistico’ ‘è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 1.500 a euro 10.000’”. “Con la modifica del decreto legislativo n. 231 del 2001 – ha proseguito la storica dell’arte – è stata prevista la responsabilità amministrativa degli enti: nel caso in oggetto si va da 300 a 700 quote e a sanzioni interdittive per una durata non superiore a due anni”. Per mettere fine al far west delle concessioni d’uso dei beni vincolati in consegna al Comune la proposta del Soprintendente Orazio Micali (tra i relatori) è stata quella di stilare una convenzione tra Soprintendenza e Comune. È questo il primo contributo concreto della tavola rotonda. Un impegno pubblico per il momento unilaterale, in assenza degli Assessori comunali Massimo Finocchiaro (Grandi eventi) e Enzo Caruso (Cultura), invitati. Il documento potrà mettere l’Amministrazione in grado di conciliare la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale, nel difficile equilibrio tra tutela pubblica e gestione economica affidata ai privati. Per l’assenza di una comunicazione chiara, precisa e trasparente dell’evento Halloween da parte del concessionario privato, Alfio La Rosa, presidente di Federconsumatori Sicilia, ha annunciato che avvierà una segnalazione all’AGCM, Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. Legambiente dei Peloritani, sempre in collaborazione con la storica dell’arte Silvia Mazza, prende l’impegno di continuare a seguire gli sviluppi con l’obiettivo più ampio di favorire la costruzione di buone pratiche per i beni culturali.

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