A seguire la sintesi della lettera aperta redatta dal Laboratorio politico municipalista di Messina e inviata via PEC al Comune di Messina, Prefettura di Messina, Capitaneria di Porto di Messina e Autorità di sistema portuale dello Stretto:
Da anni, grazie anche alle tante mobilitazioni di piazza, è attivo l’approdo di Tremestieri, unico scalo verso il quale dovrebbero essere indirizzati tutti i mezzi pesanti che attraversano lo Stretto. La realtà, però, è ben diversa: i traghettatori privati, forti della loro condizione di monopolio, continuano a utilizzare la Rada San Francesco, facendo subire alla città il transito di migliaia di tir per le strade del centro (almeno 500 al giorno sul viale Boccetta e altrettanti sul viale Giostra).
Questo quotidiano abuso sembra invisibile a tutte le istituzioni pubbliche.
Ci appelliamo, quindi, alla parte viva di questa città affinché si organizzi per pretendere l’intervento, non più rinviabile, delle istituzioni competenti, mettendo fine alla quarantennale arroganza di chi si arricchisce scaricando i costi sul territorio, brandendo sistematicamente l’arma del ricatto occupazionale e rendendo le nostre strade sempre più invivibili e pericolose.Laboratorio Politico Municipalista di Messina
