Alla vigilia dell’avvio della stagione turistica lavoratori e
lavoratrici dei servizi dei beni culturali appesi ad un filo, Cgil
Messina: tante le incognite, chiediamo garanzie sulla continuità
occupazionale degli addetti
4 marzo 2025 – I lavoratori e le lavoratrici impiegati nei servizi alla
clientela dei beni culturali ed archeologici della provincia di Messina
sono in apprensione per la scadenza della concessione e le incertezze
della nuova gara. La Cgil Messina, impegnata accanto alle maestranze,
torna a riaccendere i riflettori sulla situazione di tali servizi
turistici fondamentali e soprattutto sul futuro occupazionale degli
addetti.
Personale – ricorda la Cgil Messina – che si occupa della bigliettazione
e della valorizzazione dei beni culturali, lavorando presso società che
operano in concessione per la Regione siciliana. Il sindacato fa
presente come la concessione sia scaduta, attualmente il servizio si
svolge in regime di proroga, e come appunto le incognite siano tante.
Non solo – osserva la Cgil Messina – quelle relative alle molteplici
proroghe che in questi mesi sono state assegnate, prolungate sempre
“all’ultimo minuto utile”, ma anche perché circolano ipotesi che
potrebbero mettere in discussione la continuità occupazionale. “Si
tratta di lavoratori e lavoratrici – dichiara la segretaria confederale
della Cgil Messina, Stefania Radici – che hanno competenze
significative, conoscenze linguistiche ed esperienze maturate in anni di
attività, expertise che sono fondamentali nei processi di promozione
turistica del nostro territorio. Si occupano di biglietteria, rapporti
con tour operator e agenzie di viaggio, accoglienza, didattica, visite
guidate, mostre, marketing, bookshop ed editoriali. Bisogna essere
consapevoli che non basta essere depositari di bellezze storiche ed
architettoniche per attrarre visitatori e turisti, è la qualità
dell’offerta di servizi e la capacità di promuovere tali servizi che
determina attrattività e sviluppo. Qualità dell’offerta, che è garantita
da questi lavoratori e lavoratrici che ora vedono messo in discussione
il loro ruolo, proprio alla vigilia della stagione turistica che si apre
con le vacanze pasquali e le gite scolastiche”.
Una situazione di stallo – fa inoltre presente la Cgil Messina – che ha
ripercussioni sulla programmazione, anche le imprese concessionarie
infatti faticano ad organizzare attività e fare i relativi investimenti
non sapendo fin quando rimarranno.
La Cgil Messina esprime preoccupazione rispetto ad un eventuale ritiro
dell’attuale bando che vale 13 milioni, che riguarda i parchi di
Taormina-Giardini Naxos, Tindari ed Isole Eolie, e la formulazione di un
nuovo bando con tutte le incognite relative ai tempi e
all’organizzazione dei servizi. Ad esempio la riduzione della
biglietteria o la suddivisione in lotti separati, con conseguenze
sull’offerta dei servizi e sull’occupazione.
La Cgil Messina, con le categorie Funzione pubblica e Filcams, chiede
che si faccia il prima possibile chiarezza in merito alla gara e alle
prospettive occupazionali dei lavoratori e delle lavoratrici. “Non
permetteremo – dichiarano la segretaria della Cgil Radici, il
segretario della Fp Francesco Fucile e la segretaria della Filcams
Giselda Campolo – che si mortifichi il lavoro di chi in questi anni si è
speso per dare valore e notorietà ai nostri beni culturali. Siamo
disponibili a ragionare insieme rispetto ad una riorganizzazione dei
servizi, ma con un punto fermo: la tutela dei lavoratori e delle
lavoratrici e la garanzia della loro continuità occupazionale”. Su
questo il sindacato e le maestranze sono pronti alla mobilitazione sin
da subito.
La Cgil chiede anche alle Amministrazioni dei comuni coinvolti e alla
stessa Città metropolitana di prestare attenzione a questa vicenda, per
non rischiare di compromettere le azioni di promozione e valorizzazione
turistica dei territori in un contesto che già vede carenze
significative di risorse umane nei siti culturali.
lavoratrici dei servizi dei beni culturali appesi ad un filo, Cgil
Messina: tante le incognite, chiediamo garanzie sulla continuità
occupazionale degli addetti
4 marzo 2025 – I lavoratori e le lavoratrici impiegati nei servizi alla
clientela dei beni culturali ed archeologici della provincia di Messina
sono in apprensione per la scadenza della concessione e le incertezze
della nuova gara. La Cgil Messina, impegnata accanto alle maestranze,
torna a riaccendere i riflettori sulla situazione di tali servizi
turistici fondamentali e soprattutto sul futuro occupazionale degli
addetti.
Personale – ricorda la Cgil Messina – che si occupa della bigliettazione
e della valorizzazione dei beni culturali, lavorando presso società che
operano in concessione per la Regione siciliana. Il sindacato fa
presente come la concessione sia scaduta, attualmente il servizio si
svolge in regime di proroga, e come appunto le incognite siano tante.
Non solo – osserva la Cgil Messina – quelle relative alle molteplici
proroghe che in questi mesi sono state assegnate, prolungate sempre
“all’ultimo minuto utile”, ma anche perché circolano ipotesi che
potrebbero mettere in discussione la continuità occupazionale. “Si
tratta di lavoratori e lavoratrici – dichiara la segretaria confederale
della Cgil Messina, Stefania Radici – che hanno competenze
significative, conoscenze linguistiche ed esperienze maturate in anni di
attività, expertise che sono fondamentali nei processi di promozione
turistica del nostro territorio. Si occupano di biglietteria, rapporti
con tour operator e agenzie di viaggio, accoglienza, didattica, visite
guidate, mostre, marketing, bookshop ed editoriali. Bisogna essere
consapevoli che non basta essere depositari di bellezze storiche ed
architettoniche per attrarre visitatori e turisti, è la qualità
dell’offerta di servizi e la capacità di promuovere tali servizi che
determina attrattività e sviluppo. Qualità dell’offerta, che è garantita
da questi lavoratori e lavoratrici che ora vedono messo in discussione
il loro ruolo, proprio alla vigilia della stagione turistica che si apre
con le vacanze pasquali e le gite scolastiche”.
Una situazione di stallo – fa inoltre presente la Cgil Messina – che ha
ripercussioni sulla programmazione, anche le imprese concessionarie
infatti faticano ad organizzare attività e fare i relativi investimenti
non sapendo fin quando rimarranno.
La Cgil Messina esprime preoccupazione rispetto ad un eventuale ritiro
dell’attuale bando che vale 13 milioni, che riguarda i parchi di
Taormina-Giardini Naxos, Tindari ed Isole Eolie, e la formulazione di un
nuovo bando con tutte le incognite relative ai tempi e
all’organizzazione dei servizi. Ad esempio la riduzione della
biglietteria o la suddivisione in lotti separati, con conseguenze
sull’offerta dei servizi e sull’occupazione.
La Cgil Messina, con le categorie Funzione pubblica e Filcams, chiede
che si faccia il prima possibile chiarezza in merito alla gara e alle
prospettive occupazionali dei lavoratori e delle lavoratrici. “Non
permetteremo – dichiarano la segretaria della Cgil Radici, il
segretario della Fp Francesco Fucile e la segretaria della Filcams
Giselda Campolo – che si mortifichi il lavoro di chi in questi anni si è
speso per dare valore e notorietà ai nostri beni culturali. Siamo
disponibili a ragionare insieme rispetto ad una riorganizzazione dei
servizi, ma con un punto fermo: la tutela dei lavoratori e delle
lavoratrici e la garanzia della loro continuità occupazionale”. Su
questo il sindacato e le maestranze sono pronti alla mobilitazione sin
da subito.
La Cgil chiede anche alle Amministrazioni dei comuni coinvolti e alla
stessa Città metropolitana di prestare attenzione a questa vicenda, per
non rischiare di compromettere le azioni di promozione e valorizzazione
turistica dei territori in un contesto che già vede carenze
significative di risorse umane nei siti culturali.









