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Il sen. Nino Germanà (Lega) rilancia la richiesta di abolizione del pedaggio autostradale di Villafranca. La gratitudine di Mario Biancuzzo

Ripresa la petizione firmata da oltre 10 mila cittadini e depositata a Palazzo Madama dall’ex presidente della circoscrizione Mario Biancuzzo che da vent’anni si batte per l’abolizione di un ingiusto e illogico pedaggio

L’avvio dei cantieri del Ponte sullo Stretto e delle opere ferroviarie ed autostradali connesse rende sempre più necessaria l’abolizione del pedaggio al casello di Ortoliuzzo lungo la Messina-Palermo, che da mezzo secolo grava sulle tasche dei cittadini nonostante sia una bretella all’interno del territorio comunale. E’ ora di porre fine ad una disparità di trattamento per migliaia di residenti dei villaggi della zona nord di Messina che per percorrere 6 km di tangenziale per motivi di lavoro, studio, salute, sono costretti a pagare un pedaggio di 1,20 (che diventa 2 euro e 40 per andata e ritorno). Ad avvalorare il fatto che si tratti di tangenziale e non di un’uscita autostradale in un altro comune, oltre alla geografia, è il fatto che allo svincolo di Ortoliuzzo non corrisponda né un ingresso per andare in direzione Palermo sulla A/20 né in uscita provenendo da Palermo verso Messina. Il sen. Nino Germanà  dichiara:da segretario dell’ottava Commissione Trasporti al Senato sto seguendo con attenzione la petizione firmata da oltre 10 mila cittadini e depositata a Palazzo Madama dall’ex presidente della circoscrizione Mario Biancuzzo che da vent’anni si batte per l’abolizione di un ingiusto e illogico pedaggio. Il ministro ai Trasporti e alle Infrastrutture Matteo Salvini sta facendo veramente tanto per la Sicilia e non mancherà di prestare attenzione a questa vicenda. Mi sto facendo carico dell’istanza che può trovare finalmente una soluzione normativa con l’avvio dei lavori per il Ponte e per le opere collegate che renderanno necessari interventi per agevolare e potenziare la mobilità nella zona di Villafranca Tirrena e dei comuni limitrofi. La barriera di Ortoliuzzo, ricadendo nel territorio della città deve essere riclassificata come tangenziale considerandola come uscita “Messina ovest”. Questo consentirà

L’avvio dei cantieri del Ponte sullo Stretto e delle opere ferroviarie ed autostradali connesse rende sempre più necessaria l’abolizione del pedaggio al casello di Ortoliuzzo lungo la Messina-Palermo, che da mezzo secolo grava sulle tasche dei cittadini nonostante sia una bretella all’interno del territorio comunale. E’ ora di porre fine ad una disparità di trattamento per migliaia di residenti dei villaggi della zona nord di Messina che per percorrere 6 km di tangenziale per motivi di lavoro, studio, salute, sono costretti a pagare un pedaggio di 1,20 (che diventa 2 euro e 40 per andata e ritorno). Ad avvalorare il fatto che si tratti di tangenziale e non di un’uscita autostradale in un altro comune, oltre alla geografia, è il fatto che allo svincolo di Ortoliuzzo non corrisponda né un ingresso per andare in direzione Palermo sulla A/20 né in uscita provenendo da Palermo verso Messina. Da segretario dell’ottava Commissione Trasporti al Senato sto seguendo con attenzione la petizione firmata da oltre 10 mila cittadini e depositata a Palazzo Madama dall’ex presidente della circoscrizione Mario Biancuzzo che da vent’anni si batte per l’abolizione di un ingiusto e illogico pedaggio. Il ministro ai Trasporti e alle Infrastrutture Matteo Salvini sta facendo veramente tanto per la Sicilia e non mancherà di prestare attenzione a questa vicenda. Mi sto facendo carico dell’istanza che può trovare finalmente una soluzione normativa con l’avvio dei lavori per il Ponte e per le opere collegate che renderanno necessari interventi per agevolare e potenziare la mobilità nella zona di Villafranca Tirrena e dei comuni limitrofi. La barriera di Ortoliuzzo, ricadendo nel territorio della città deve essere riclassificata come tangenziale considerandola come uscita “Messina ovest”. Questo consentirà l’abolizione del pedaggio ma soprattutto andrà incontro alle legittime richieste dei cittadini messinesi ingiustamente penalizzati per decenni.
La nota di Mario Biancuzzo

A seguito dell’intervento del sen. Nino Germanà che ha dichiarato a mezzo stampa di interessarsi all’annosa vicenda relativa all’eliminazione del pedaggio in località Ponte Gallo nella stessa città di Messina, si coglie l’occasione per ribadire la propria personale disponibilità a partecipare durante i lavori della 8 Commissione al Senato della Repubblica per fornire tutte le notizie e le informazioni di cui sono a conoscenza nel corso di questi 52 anni di calvario e di ingiusta illegittima tassazione. Si evidenzia che il partito di cui faccio parte cioè l’UDC ha sposato il progetto della Lega soprattutto per le imminenti elezioni Europee. Questa coalizione serve a scongiurare qualsivoglia maldicenza e ruffianeria dell’ultima ora che dovesse serpeggiare tra qualche politicante inesperto. Mario Biancuzzo è onorato di aver fatto breccia agli occhi del Sen. Nino Germanà e del Ministro alle infrastrutture Matteo Salvini in quanto rappresento 20577 concittadini sottoscrittori di ben due petizioni. Giorno 3 giugno 2024 è una data storica, la madonna della Lettera ci sta consegnando alla Città di Messina una buona novella. Grazie al se. Nino Germanà si gettano le basi e si accendono i riflettori per eliminare l’assurdo pedaggio. Forza Senatore 20577 Messinesi attendono il tuo serio contributo per fare giustizia e ripristinare i principi di legalità e democrazia nella città di Messina “azzoppata dal pagamento iniquo e discriminatorio perpetrato da oltre 52 anni nel silenzio assordante della politica e delle Istituzioni preposte”. Senatore Germanà ci dimostri che il suo proclama non è una promessa, ma è un dato di fatto che prescinde dalla stessa campagna elettorale, ma che grazie a questo periodo storico si è accorto andando e venedo dalla città che Ponte Gallo è Messina e non Villafranca Tirrena. Villafranca è un altro Comune distinto e distante.

Grazie Senatore Nino Germanà che ha accolto il mio appello.

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