Senza alcun riferimento polemico, né tantomeno abusare di una ormai consolidata forma apologetica, si deve evidenziare come la posizione delle persone avanti con gli anni sia talvolta lesiva anche della loro modesta esigenza esistenziale. Ricordo che, insieme a Nino Galofaro della Polisportiva Pompei, Giuseppe Busacca, Sebastiano Marino, si consentiva agli anziani di poter trascorrere alcune ore del giorno all’interno di una struttura gestita dall’ ex IPAB (Casa Pia) e destinata alle chiome d’argento per dei sereni momenti di tempo libero.
Oggi, alcuni di quei vecchietti sciamano sotto il sole cocente per le vie del quartiere, senza trovare quella giusta ospitalità necessaria per sottrarli al caldo torrido che li rende più che mai e sotto gli effetti di improvvisi malori. A distanza di tanti anni dal recupero di quell’edificio, non rimane che silenzio assoluto e l’impossibilità di poter usufruire, specialmente in alcune circostanze in cui la calura diventa fomite di grandi disagi.
Ancora una volta affiora la certezza che l’anziano diventa quasi un masso ingombrante, per cui, se si lamenta di un mancato servizio, forse sarà dettato dal fatto che sono ormai superati e quindi potrebbero non avere più diritto neanche all’attenzione di chi, a parole, si proclama difensore di questa benemerita categoria.
di Calogero Centofanti
