«L’ingiustificato e discutibile cambio di strategia deciso dal nuovo sub commissario per il risanamento, Ing. Santi Trovato, rappresenta un preoccupante passo indietro nella tutela dei soggetti più vulnerabili della nostra città .
Non possiamo permettere che i fragili, persone che da anni attendono una casa dignitosa, siano costretti a trascorrere ancora tempo indefinito in ambienti malsani e non idonei alle loro condizioni.
La precedente gestione aveva stabilito un principio sacrosanto: dare assoluta priorità nell’assegnazione degli alloggi alle famiglie con soggetti fragili – bambini disabili, anziani gravemente malati – riconoscendo così il diritto primario di queste persone a vivere in condizioni dignitose.
Con la nuova ordinanza, invece, si sceglie di privilegiare la demolizione per lotti unitari considerando la fragilità solo come criterio secondario all’interno di ogni singolo lotto. Questo significa, in termini concreti, che una persona gravemente malata potrebbe vedere assegnato un alloggio a qualcun altro solo perché quest’ultimo risiede in un’area che si è deciso di demolire per prima.
Particolarmente grave è la disposizione che prevede la trasmissione dell’elenco delle 130 famiglie con persone fragili ad ARISME, per valutare la loro inclusione nell’ambito dell’emergenza abitativa. Questa decisione crea una sovrapposizione tra due graduatorie completamente diverse, governate da normative distinte, con il rischio concreto di danneggiare proprio i nuclei familiari più vulnerabili, allungando a tempo indeterminato l’attesa per un’abitazione dignitosa.
È importante ricordare che il bando comunale per l’emergenza abitativa è pensato per chi ha difficoltà importanti ma non risiede nelle zone di risanamento. Il risanamento è un programma specifico, con una sua logica e con finanziamenti dedicati, che non può e non deve essere confuso con altre misure. Chi vive nelle baracche ha diritto a un alloggio nell’ambito di questo programma, senza essere dirottato verso altre graduatorie già sovraccariche.
Numerose famiglie che avevano ricevuto rassicurazioni con la precedente gestione oggi sono comprensibilmente preoccupate. Mi è stato segnalato che dall’ufficio risanamento avrebbero comunicato loro che le domande presentate secondo la prima ordinanza sarebbero ormai “congelate”. Questa situazione genera un clima di incertezza e sfiducia che non può essere tollerato.
Faccio appello al sindaco, all’assessore ai Servizi Sociali e a tutti gli enti coinvolti affinché intervengano per ripristinare il criterio della priorità assoluta ai soggetti fragili. Non si tratta di una questione politica ma di civiltà : i fragili nella vita devono sempre avere una priorità rispetto a tutti gli altri, e questo principio deve guidare ogni azione amministrativa, particolarmente quando si parla di diritto alla casa. Invito il sub commissario a prendere atto del passo falso e ritirare l’ordinanza contestata».
Lo dichiara in una nota il vice presidente supplente del Consiglio comunale, Giandomenico La Fauci (Ora Sicilia).​​​​​​​​​​​​​​​​
