Connettiti con noi

Cerca articoli o argomenti

Attualità

Gestione dei rifiuti, le riflessioni del prof. Michele Limosani: diamo a Cesare quel che è di Cesare

Le Amministrazioni locali, ancora, devono essere a mio avviso il vero motore del cambiamento e della rinascita

A seguire le riflessioni del prof. Michele Limosani sulla gestione dei rifiuti in città: diamo a Cesare quel che è di Cesare:

Due giorni di lavori in città per discutere di gestione dei rifiuti alla presenza di esperti e di dirigenti di istituzioni e consorzi regionali e nazionali con un focus particolare su Messina. Si tratta di un riconoscimento importante per la nostra città che proprio in questo campo ha raggiunto standard prossimi a quelli suggeriti dalla Unione Europea; un servizio che ha sensibilmente migliorato la qualità della vita in città. Ora, fuori da ogni normale e fisiologica dialettica politica, io credo sia impossibile negare che sotto la gestione De Luca e del Sindaco Basile Messina abbia raggiunto dei primati nell’ ”arte del buon governo”. Il dato si registra non solo nel campo della raccolta dei rifiuti ma della mobilità, della gestione del bilancio, del risanamento urbano. Da ultimo ma non ultimo, l’avviata collaborazione con la Regione; per via del recente accordo tra Comune di Messina, Regione Sicilia e Demanio, infatti, saranno restituite all’uso e alla fruizione della città numerosi edifici, spazi pubblici e privati ad uso pubblico all’interno del contesto urbano. Si tratta, ovviamente, di consolidare questa direzione di marcia ma l’esperienza di Messina può, a buon diritto, presentarsi come benchmark e punto di riferimento per altri sindaci e comunità territoriali della nostra regione.

In linea con quanto sostenuto in precedenza (cfr “La citta a un passo da noi”) ritengo che sia non solo condivisibile ma anche necessaria una politica in grado di restituire centralità all’azione dei sindaci, nella consapevolezza che la loro esperienza, la loro conoscenza dei problemi da affrontare, il loro fondamentale rapporto con il territorio siano elementi imprescindibili nella costruzione di una Sicilia diversa da quella attuale.

Quei sindaci che sono esposti alle attese e alle pretese di tutti, spesso oggetto di polemiche e di denunce, intrappolati in una burocrazia complicata, condizionati da una cronica mancanza di risorse. A differenza di una politica salottiera e chiacchierona, i sindaci sono tra la gente, in ascolto di tutti, con il desiderio di rendersi utili, con la frustrazione di essere spesso criticati. La concretezza, come avrebbe detto Giorgio La Pira, deve essere uno dei tratti distintivi dell’azione di una amministrazione e di un Sindaco chiamato a risolvere i bisogni più urgenti, soprattutto di coloro che non godono di favori e protezioni.

Le Amministrazioni locali, ancora, devono essere a mio avviso il vero motore del cambiamento e della rinascita. Occorre riconfigurare, come in una rivoluzione copernicana, i rapporti tra le comunità territoriali e la Regione. Non si tratta di snaturare il ruolo delle Regioni come enti di legislazione, programmazione e indirizzo; piuttosto, si rende necessario esaltare i principi costituzionali di autonomia e sussidiarietà -principi di memoria sturziana- attraverso il riconoscimento di nuove funzioni amministrative e delle relative risorse finanziarie a Comuni, Province e Città metropolitane. Nel Manifesto per la città metropolitana, redatto nel 2013 insieme al Prof. Gambino, siamo stati i primi a sostenere che le città metropolitane di Messina, Catania e Palermo dovessero ricoprire un ruolo fondamentale nella gestione dei fondi europei, diventando organismi intermedi.

Per tali ragioni occorre sostenere i sindaci e le amministrazioni nelle buone prassi, nello sforzo di renderli interlocutori istituzionali affidabili della Regione, capaci di elaborare proposte di legge semplici e coerenti in grado di dare attuazione ad un nuovo assetto. Si tratta, ancora, di selezionare una nuova classe dirigente sulla base del profondo legame con il vissuto di una comunità ed in ragione della esperienza di governo maturata nei diversi ambiti.

In questa prospettiva Messina può occupare un ruolo di rilievo e recuperare quella dignità a livello regionale che è mancata negli ultimi decenni. Niente è scontato. Dipenderà da come De Luca in primis e le altre forze politiche locali di maggioranza e di opposizione vorranno raccogliere questa sfida ambiziosa.

Clicca per commentare

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

LEGGI ANCHE

Attualità

Il metodo di affidare incarichi a pagamento utilizzando soldi pubblici

Advertisement

Copyright © 2024 | Testata giornalistica on-line d'informazione | Registrazione Tribunale di Messina n.12/2002 | P.I. IT02680760838 | Direttore Editoriale: Lillo Zaffino | Direttore Responsabile: Dario Buonfiglio