Da marzo ad agosto 2025 l’Ospedale Papardo ha eseguito cento ablazioni cardiache. Il traguardo arriva a pochi mesi dall’avvio del programma di Elettrofisiologia e certifica un’organizzazione matura, tempi di accesso rapidi e risultati clinici in linea con gli standard nazionali.
Gli autori
Il programma di elettrofisiologia si avvale della competenza di un team altamente specializzato composto dai dottori Angela Nicotera, Antonio Taormina, Gabriele De Blasi e Roberto Bitto che operano in sinergia con UTIC, personale infermieristico, i servizi diagnostici ed interventistici dell’ UOC di Cardiologia coordinata dal Dott. G. Paleologo. Il centro garantisce la gestione clinica ed interventistica delle problematiche aritmiche, con particolare attenzione alle procedure di ablazione transcatetere e all’impianto di dispositivi cardiaci. Il centro si avvale della collaborazione con centri italiani ed europei (Milano, Francia e Spagna).
L’Ablazione
L’ablazione è un intervento mini-invasivo che interrompe i circuiti elettrici responsabili delle aritmie. Al Papardo viene eseguita con sistemi di mappaggio elettro-anatomico 3D ad alta densità , cateteri a radiofrequenza con controllo della forza di contatto e protocolli a bassa fluoroscopia. Nei casi indicati è disponibile la Pulsed Field Ablation (PFA), tecnologia non termica a campi elettrici pulsati che consente un’ablazione selettiva del tessuto miocardico minimizzando il coinvolgimento delle strutture adiacenti.
Pazienti candidati
I cittadini con palpitazioni, affanno sotto sforzo, episodi sincopali o diagnosi documentata di aritmia possono accedere a una Valutazione di Elettrofisiologia tramite CUP o invio dello specialista. Solitamente questa tecnica è utilizzata quando la terapia farmacologica non è efficace o non è tollerata, e può trattare un’ampia gamma di aritmie, come la fibrillazione atriale e la tachicardia ventricolare.
L’Intervento
L’approccio è supportato dal team di imaging in collaborazione con gli anestesisti. Nella maggior parte dei casi, l’ablazione è efficace nell’eliminare l’aritmia, con percentuali di successo che possono superare l’80%.
Se la procedura non dovesse essere risolutiva può essere necessario ripeterla, aumentando la percentuale di successo. La maggior parte dei pazienti riprende le normali attività in tempi rapidi.
«Cento procedure in sei mesi confermano la solidità del modello adottato e la fiducia del territorio» afferma il Direttore Sanitario, dr. Paolo Cardia. «La combinazione di radiofrequenza e PFA, integrata a mappaggio 3D e protocolli di riduzione dei raggi X, offre trattamenti efficaci e sicuri in linea con la migliore evidenza disponibile».
Con cento ablazioni in sei mesi, il Papardo consolida un polo aritmologico in crescita, capace di offrire tecnologie avanzate, percorsi rapidi e un profilo di sicurezza aderente alle raccomandazioni internazionali. Messina dispone oggi di un riferimento strutturato per la cura delle aritmie cardiache.
