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Cronaca

Crisi occupazionale nella rete ex GICAP , i sindacati: “non possiamo accettare altri licenziamenti, il 4 dicembre scioperiamo davanti la Prefettura”

A rendere ancora più grave la situazione è la decisione di Ergon Spa di avviare una procedura di licenziamento collettivo nei 21 punti vendita

La FILCAMS CGIL Messina, la FISASCAT CISL Messina e la
UILTuCS SICILIA Sezione di Messina esprimono forte preoccupazione per la crisi che sta investendo i punti
vendita della rete ex GICAP, oggi in parte gestiti e acquisiti da Ergon Spa.
Nel 2021 il Tribunale di Messina aveva concesso in fitto di ramo d’azienda a Ergon Spa i 39 punti vendita
della rete GICAP, provenienti da una procedura di concordato preventivo. Ad oggi, Ergon ha acquistato 21
punti vendita, mentre 2 sono passati ad altre aziende e 16 restano esclusi, ancora in gestione temporanea e
operativi solo fino a fine anno, con il rischio concreto di chiusura e con centinaia di famiglie coinvolte.
“Abbiamo più volte chiesto – dichiarano la FILCAMS, la FISASCAT e la UILTuCS – che la rete dei punti
vendita non venisse smembrata, ma non siamo stati ascoltati. Oggi ci troviamo davanti al rischio concreto
di nuovi licenziamenti e di un ennesimo dramma occupazionale. Abbiamo fatto con il Tribunale di Messina
un incontro per individuare una soluzione condivisa e sostenibile ma non abbiamo ottenuto risposte
adeguate.
A rendere ancora più grave la situazione è la decisione di Ergon Spa di avviare una procedura di
licenziamento collettivo nei 21 punti vendita appena acquistati, una scelta che riteniamo incomprensibile e
in contrasto con la necessità di rilancio”.
Una scelta che appare ancor più inspiegabile, sottolineano le organizzazioni sindacali, perché “proprio sui
punti vendita acquisiti ci saremmo aspettati investimenti, un piano industriale serio e garanzie
occupazionali, non nuovi tagli. Dopo anni di incertezze e sacrifici, le lavoratrici e i lavoratori ex GICAP non
possono essere nuovamente abbandonati”.
Per dare un segnale forte e richiamare l’attenzione delle istituzioni, FILCAMS CGIL FISASCAT CISL e UILTuCS
proclamano lo sciopero e una mobilitazione con il sit-in di protesta il 4 dicembre davanti alla Prefettura
di Messina, chiedendo un intervento straordinario anche da parte del Ministero competente che possa
coprire le lavoratrici ed i lavoratori con l’ammortizzatore sociale.
“La tenuta occupazionale deve essere la priorità – affermano i sindacati –. Chiediamo alla Prefettura di farsi
parte attiva e al Ministero di intervenire con urgenza per evitare un nuovo terremoto sociale”.
“Siamo al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori – concludono FILCAMS CGIL Messina FISASCAT CISL
Messina e UILTuCS Sicilia Sezione Messina – pronti a rappresentarli in ogni sede sindacale e istituzionale.
Dopo anni di sacrifici e promesse di rilancio, non possiamo accettare che a pagare siano ancora una volta
le persone che con il loro lavoro hanno garantito l’apertura dei punti vendita, in un territorio, quale quello
provinciale già fortemente provato dalle chiusure di molte attività commerciali e che sta subendo una forte
crisi economica”.

foto archivio

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