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Camminata Contro la Violenza di Genere

A parlare ai giovani Irene, un ex vittima, oggi una donna coraggiosa che dice: non abbiate paura, denunciate.

La città di Messina questa mattina è scesa in piazza per il terzo anno consecutivo con la “Camminata Contro la Violenza di Genere”, un evento simbolico e di sensibilizzazione organizzato dal Comune di Messina in stretta collaborazione con la Prefettura e l’Università degli Studi di Messina.

Partendo da piazza Cairoli, dopo un flashmob organizzato dagli studenti del liceo Maurolico, il corteo, in occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne, ha visto la partecipazione attiva dell’intera comunità, di autorità civili  e militari, con particolare attenzione alla formazione e al coinvolgimento delle nuove generazioni, in primis le scuole, fino ad arrivare a Piazza Unione Europea dove si sono susseguiti vari interventi delle autorità e non solo.

Oggi per fortuna le denunce dei casi di violenza sono in aumento, sottolinea nel suo intervento la Prefetta Cosima Di Stani. Recentemente la Camera ha approvato, all’unanimità, la modifica dell’art. 609 bis del codice penale in tema di violenza sulle donne, dove si disciplina dettagliatamente il consenso informato. Oggi, nelle scuole, ci vorrebbe maggiore attenzione all’ Educazione affettiva al rispetto, anche l’attività delle associazioni è molto importante per proteggere e nascondere le donne che si trovano in situazioni pericolose. Alcune questure come anche quella di Messina, per fortuna, hanno aderito al Protocollo Zeus, ma io credo, comunque, che ci sia una buona legislazione a tutela della donna, ma che ce ne vorrebbe una più efficace e incisiva, rispetto ai maltrattanti. Le associazioni dovrebbero battersi in tal senso.

Il Sindaco di Messina, Federico Basile, ha sottolineato l’importanza della collaborazione interistituzionale: Questa Camminata, giunta alla sua terza edizione, non è solo una manifestazione, ma il simbolo di un patto civico che unisce Istituzioni, mondo Accademico e Cittadinanza. La sinergia con Prefettura e Università, e l’imprescindibile coinvolgimento delle scuole, dimostra la volontà di affrontare la violenza di genere non solo nella fase emergenziale, ma a partire dalle radici culturali. Messina è una città che dice ‘No’ forte e chiaro alla violenza. Noi ci siamo, continua il primo cittadino, come traino di voi giovani che siete qui a testimoniare il vostro impegno, anche con i cori spontanei”.

L’Assessora alle Politiche Sociali ,Alessandra Calafiore, ha ribadito l’impegno dell’Amministrazione nel sostegno concreto alle vittime: La Camminata è un momento cruciale di sensibilizzazione, ma il nostro impegno è quotidiano. Siamo qui per ricordare che l’Amministrazione è in prima linea nel supporto alle donne che subiscono violenza. I servizi sociali, i centri antiviolenza e l’intera rete di assistenza sono al loro fianco per garantire protezione, ascolto e percorsi concreti di autonomia e rinascita”.

L’Assessora alle Pari Opportunità e Istruzione, Liana Cannata, ha evidenziato il ruolo chiave dell’educazione e della partecipazione giovanile: Il ruolo della scuola e dell’educazione è fondamentale per sradicare la violenza di genere. La prevenzione è la nostra arma più potente, e il coinvolgimento delle giovani generazioni in questa marcia è l’indicatore del nostro investimento in un futuro di parità, capace di formare una società consapevole e attiva, che rigetta la cultura della prevaricazione e costruisce una nuova etica del rispetto”.

Noi ci siamo sempre, afferma il Provveditore di Messina, Leon Zingales, la donna porta ordine dov’è c’è disordine, armonia dove non c’è orizzonte di senso. L’amore non può essere possesso, ma deve essere ali di libertà verso le competenze.

La manifestazione si è conclusa con la commovente testimonianza, di una giovane donna e mamma: Irene 26 anni, la quale ci tiene a raccontare con forza alla piazza la sua storia e lancia un invito: nel 2018 ho avuto una storia di 3 anni impossibile. Allora mio figlio aveva 5 mesi, ora è un bambino bellissimo. Non abbiate paura di denunciare, io l’ho fatto grazie a un’associazione che mi ha supportata e oggi mi sento coraggiosa. Non dobbiamo avere paura, perché la paura è un momento . Dobbiamo essere libere di vestirci e truccarci come vogliamo, senza condizionamenti.

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