I Consiglieri comunali Amalia Centofanti (Lega – Salvini Premier Prima l’Italia) e Dario Carbone (Fratelli d’Italia) hanno presentato una interrogazione a risposta scritta e urgente indirizzata al Sindaco di Messina, dott. Federico Basile, all’Assessore alle Politiche Sociali, avv. Alessandra Calafiore, alla Presidente della Messina Social City S.p.A., dott.ssa Valeria Asquini, e all’Esperto del Sindaco, sig. Francesco Giorgio.
L’iniziativa riguarda l’affidamento della gestione della palestra di Villa Dante alla società partecipata Messina Social City, nonostante — come sottolineato dai Consiglieri — non vi sia alcuna previsione specifica nel contratto di servizio attualmente in vigore, né risulterebbero atti deliberativi formali che ne autorizzino l’affidamento.
«Riteniamo grave e anomalo — dichiarano Centofanti e Carbone — che un bene pubblico come la palestra di Villa Dante sia stato affidato in gestione senza un atto formale del Consiglio Comunale o una delibera di Giunta. Una decisione di questo tipo rischia di costituire una forzatura amministrativa e un precedente pericoloso, oltre che un atto lesivo delle prerogative del Consiglio.»
Nell’interrogazione vengono poste cinque domande principali volte a chiarire:
1. Quale atto o provvedimento abbia disposto formalmente l’affidamento della palestra di Villa Dante alla Messina Social City;
2. Quale criterio di assegnazione sia stato adottato e se sia stata svolta una procedura trasparente;
3. Se sia stata condotta una valutazione tecnico-economica e con quali eventuali costi per il Comune;
4. Per quale motivo il Consiglio Comunale non sia stato informato preventivamente;
5. Quando verrà presentato un nuovo contratto di servizio aggiornato e coerente con le attività effettive della società partecipata.
«Chiediamo chiarezza e trasparenza — concludono i Consiglieri — perché la gestione dei beni pubblici deve sempre avvenire nel pieno rispetto delle regole e con il coinvolgimento del Consiglio Comunale, che rappresenta i cittadini messinesi.»
I Consiglieri richiedono una risposta scritta e urgente da parte dell’Amministrazione, come previsto dal Regolamento del Consiglio Comunale, e che la stessa venga messa a disposizione di tutti i consiglieri.












 
				 
				 
				 
				 
				 
				 
				