I pescatori siciliani sono stremati a causa della scarsità del pescato, del duro lavoro con guadagni minimi e dell’inquinamento marino, con problemi legati anche all’uso di attrezzi da pesca illegali. La regione è stata invitata a dichiarare lo stato di crisi per affrontare la situazione.
  • C’è meno pesce da pescare, il che rende il lavoro meno redditizio.
  • Lavoro duro e guadagno basso:I pescatori devono lavorare molto, ma i guadagni sono scarsi, rendendo il mestiere poco attraente per i giovani. 
  • Inquinamento:La presenza di plastica e altri agenti inquinanti nei mari contribuisce alla diminuzione del pesce e alla peggioramento delle condizioni di vita del pescato. 
  • Abuso e illegalità:L’uso di attrezzature professionali da immersione da parte di pescatori non autorizzati per la pesca illegale, come quella dei ricci, danneggia le specie e l’ecosistema, mettendo in difficoltà la pesca legale.
  • Richiesta di stato di crisi:I pescatori chiedono alla Regione di dichiarare lo stato di crisi per intervenire concretamente sulla situazione.