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Giandomenico La Fauci (Ora Sicilia) chiede chiarimenti sulla gestione del servizio controllori di ATM

Una vicenda che rivela aspetti preoccupanti della strategia aziendale sempre più orientata all’esternalizzazione dei servizi essenziali

A seguire la  nota del  vice presidente supplente del Consiglio comunale, Giandomenico La Fauci (Ora Sicilia):

«Ho presentato un’interrogazione urgente all’amministrazione comunale per fare luce sulla gestione del servizio controllori di ATM, una vicenda che rivela aspetti preoccupanti della strategia aziendale sempre più orientata all’esternalizzazione dei servizi essenziali.

Il servizio di controllo dei titoli di viaggio, fondamentale per garantire le entrate aziendali e la sicurezza sui mezzi, è attualmente affidato interamente alla società esterna Holacek. Il contratto scade a dicembre 2025 e ATM ha già comunicato l’intenzione di non procedere con bandi di concorso pubblici, adducendo come motivazione la volontà di evitare costi aggiuntivi.

Questa scelta solleva interrogativi importanti: come può ATM sostenere che i bandi pubblici comporterebbero maggiori costi quando la competizione dovrebbe garantire le migliori condizioni economiche per l’Ente? La logica dovrebbe essere opposta.

La situazione presenta aspetti paradossali che evidenziano l’inadeguatezza dell’attuale sistema. Nelle giornate domenicali, quando la società esterna non opera, ATM impiega il proprio personale interno per i controlli sui titoli di viaggio. Tuttavia, questo personale non dispone delle attrezzature necessarie per svolgere efficacemente il servizio e, soprattutto, non può emettere sanzioni né raccogliere dati statistici attendibili.

Il risultato è che ATM, nelle domeniche, effettua controlli “fantasma” che non producono ricavi né consentono di monitorare realmente l’evasione tariffaria. Una gestione che definire improvvisata è un eufemismo.

Questo caso si inserisce in un quadro più ampio di progressiva esternalizzazione dei servizi ATM che ho già denunciato con la precedente interrogazione sul servizio carro attrezzi. Anche in quel caso, ATM ha ridotto il personale interno per poi ricorrere sistematicamente a fornitori privati, con evidenti maggiori costi per il Comune.

Si delinea una strategia aziendale che appare contraddittoria: si riducono le competenze interne ma si aumenta la dipendenza da soggetti esterni, compromettendo il controllo diretto sulla qualità dei servizi e, paradossalmente, incrementando i costi complessivi.

Ho chiesto all’amministrazione di chiarire i costi sostenuti per il servizio controllori negli ultimi tre anni e di confrontarli con quelli che comporterebbe un servizio interno. Voglio sapere perché ATM ritenga più conveniente evitare la competizione pubblica e come intenda garantire la continuità del servizio dopo dicembre.

È necessario capire quale sia l’impatto economico derivante dall’impossibilità di emettere sanzioni durante i controlli domenicali e perché l’azienda non investa nella formazione e nell’attrezzatura del proprio personale interno.

Il punto centrale non è solo tecnico ma strategico: vogliamo un’ATM che mantenga e sviluppi competenze interne per erogare servizi pubblici efficienti, oppure accettiamo che diventi un semplice coordinatore di fornitori privati?

Le contraddizioni emerse sulla gestione dei controllori richiedono risposte chiare e immediate.

L’amministrazione comunale deve verificare se la strategia di ATM sia coerente con gli obiettivi di miglioramento del trasporto pubblico locale o se non sia necessario un cambio di rotta per tutelare davvero l’interesse pubblico».

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