Con sentenza n. 1741/2024 del 27/09/2024, il Tribunale di Messina – Sezione Lavoro ha riconosciuto le ragioni di un lavoratore che, dopo un lungo contenzioso iniziato nel 2015, ha ottenuto il corretto inquadramento professionale al parametro 175 del Contratto Collettivo Nazionale Autoferrotranvieri, nel profilo di “Collaboratore di Ufficio”.
La sentenza, passata in giudicato in data 27/03/2025, ha costretto l’Azienda Trasporti Messina SpA, in liquidazione, ad adeguare la posizione lavorativa del dipendente e a corrispondergli gli arretrati spettanti. Il provvedimento è stato eseguito con decorrenza economica e giuridica dalla data di esecutività della sentenza, e il lavoratore ha ripreso regolare servizio presso la Direzione Tecnica dell’Azienda.
Questo caso evidenzia ancora una volta come scelte gestionali errate e atteggiamenti vessatori nei confronti dei lavoratori possano causare gravi danni economici all’azienda, che si trova a dover sostenere oneri aggiuntivi per via di contenziosi evitabili. Quando i diritti dei dipendenti vengono sistematicamente ignorati o compressi, la giustizia fa il suo corso e impone il riconoscimento delle tutele previste per legge.
Dichiarazione del Segretario Generale Uiltrasporti, Antonino Di Mento:
«Come Uiltrasporti combattiamo da sempre questo modo di fare. Saremo vigili su ogni singolo provvedimento, nell’interesse di ogni singolo lavoratore. Tuttavia, se la dirigenza dovesse pagare di tasca propria, si guarderebbe bene dall’assumere certe decisioni. È troppo facile sbagliare, danneggiare i lavoratori e poi scaricare tutto sui conti dell’azienda.»
È auspicabile che l’attuale governance dell’ATM SpA tragga insegnamento da quanto accaduto, ponendo maggiore attenzione alla corretta applicazione dei contratti di lavoro e al rispetto della dignità professionale dei dipendenti, al fine di evitare ulteriori danni economici all’azienda e di tutelare la serenità dell’ambiente lavorativo.
