“Abbiamo appreso che, lo scorso 17 giugno, a seguito delle reiterate denunce pubbliche nonché
della formale richiesta avanzata da Uil e Uiltrasporti Messina, il Commissario straordinario
dell’Autorità di sistema portuale dello Stretto avv. Francesco Rizzo ha ufficialmente inviato
all’assessorato al territorio e ambiente della Regione siciliana un’istanza per la convocazione di
un Tavolo tecnico interistituzionale con l’obiettivo di superare le assurde criticità burocratiche
che ostacolano gli interventi di dragaggio del porto di Tremestieri. L’approdo di Tremestieri è
un’infrastruttura strategica per la mobilità dei mezzi pesanti da e per la Sicilia ed è, da sempre,
oggetto di ciclici gravi fenomeni di insabbiamento che ne compromettono l’operatività. L’ultimo
insabbiamento si è verificato molti mesi fa e, nonostante la gravità della situazione che ormai da
lungo tempo sta compromettendo la piena operatività del porto di Tremestieri, dobbiamo
registrare l’assoluta mancanza di interventi autorizzativi da parte della Regione al fine di
riportare alla piena operatività il porto di Tremestieri. Infatti, la mancata o ritardata esecuzione
degli interventi di dragaggio – attualmente vincolati a complesse e ripetitive procedure
autorizzative ai sensi dell’art. 109 del decreto legislativo 152/2006 – ha già prodotto gravi
conseguenze per la città di Messina: reindirizzamento del traffico pesante verso il centro urbano
con i gravi rischi per la sicurezza stradale e l’incolumità dei cittadini, i pesantissimi impatti
sull’occupazione a seguito del ricorso alla cassa integrazione per i lavoratori marittimi causati
dalla riduzione delle corse. Assistiamo ad una situazione insostenibile e vergognosa che rischia
di minare la continuità occupazionale dei lavoratori portuali. Messina, anche in questa
circostanza, è ostaggio della burocrazia regionale. Deve proprio scapparci il morto per
comprendere che la città non può sopportare ulteriormente l’invasione dei tir?” lo hanno
dichiarato Ivan Tripodi, segretario generale Uil Messina, e Antonino Di Mento, segretario
generale Uiltrasporti Messina.
“Per entrare nel merito della vicenda, è opportuno ricordare che alla luce della costante media
annuale dei fenomeni di insabbiamento, che comporta circa 20.000 metri cubi di sedimenti,
registriamo con soddisfazione che il Commissario Rizzo ha sposato l’idea di Uil e Uiltrasporti
che consiste nel prevedere, come già avvenuto in passato, un provvedimento autorizzativo
triennale che riconosca un volume massimo di 60.000 metri cubi da gestire secondo le reali
necessità operative e nell’ovvio rispetto delle tutele ambientali previste. Il piano, del resto,
includerebbe un dettagliato monitoraggio ambientale con il coinvolgimento dell’Arpa Sicilia. A
questo punto, non ci sono più alibi e l’assessorato regionale al territorio e ambiente non può far
finta di nulla e tergiversare ulteriormente. Auspichiamo, pertanto, un riscontro immediato e
risolutivo da parte della regione attraverso l’urgente convocazione del Tavolo tecnico
interistituzionale finalizzato a rilanciare la piena operatività del porto di Tremestieri, garantendo
il lavoro e la sicurezza. Bisogna fare presto in quanto non c’è più tempo per tollerare le inutili
lentezze della burocrazia” hanno così concluso Ivan Tripodi e Antonino Di Mento.
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